Alessandro I di Russia

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Aleksandr Pavlovic Romanov (San Pietroburgo, 23 dicembre 1777 – Taganrog, 1º dicembre 1825), detto il Beato, fu imperatore di Russia dal 24 marzo 1801 fino alla morte.

Era il figlio primogenito dello zar Paolo I di Russia e di Sofia Dorotea di Württemberg, figlia di Federico II Eugenio di Württemberg, che aveva assunto il nome di "Marija Fedorovna", dopo la conversione. Sconfitto, più di una volta, da Napoleone Bonaparte, fu lui alla fine il vincitore definitivo sul corso, insieme agli alleati della Sesta coalizione, ed entrò per primo a Parigi pochi giorni prima dell'abdicazione dell'imperatore francese. Fu uno dei protagonisti del Congresso di Vienna. 

Nell'estate del 1812 i conflitti da lungo tempo latenti tra Francia e Russia scoppiarono quando Napoleone decise di dare il via alla "Seconda campagna di Polonia" e che ben presto divenne nota come "Campagna di Russia".

L'invasione, sebbene non cogliesse lo zar impreparato, non cancellò del tutto i suoi sentimenti personali di rispetto verso Napoleone almeno fino all'arrivo delle truppe francesi a Mosca.

Infatti, l'occupazione dell'antica capitale e la profanazione del Cremlino, centro sacro dell'impero, indussero lo zar a non cedere e lo inasprirono al punto che rifiutò di rispondere ad una lettera a lui indirizzata da Napoleone, otto giorni dopo l'ingresso a Mosca, che richiedeva una tregua d'arme fino a commentare con il colonnello Michaud "Nessun'altra pace con Napoleone, Lui o Io, Io o Lui: non possiamo regnare a lungo insieme!"

In ogni caso, la campagna di Russia, segnò il punto di svolta della vita dello zar, la cui mente ben presto fu sconvolta dal peso delle responsabilità e dagli orrori della guerra; egli tentò di placare le proprie inquietudini riavvicinandosi alla religione fino ad affermare, nei giorni dell'Incendio di Mosca, di aver avuto la rivelazione della missione divina di pacificare l'Europa.



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