Torraca Francesco

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Francesco Paolo Giuseppe Torraca (Pietrapertosa, 18 febbraio 1853 – Napoli, 15 dicembre 1938) è stato un letterato e politico italiano. Storico della letteratura, e in particolare dantista di fama internazionale, ha anche pubblicato importanti studi su Boccaccio e sulla cultura medievale e umanistica. È considerato uno dei maggiori critici letterari dell'ultimo ottocento e primo novecento. Ricoprì anche diversi incarichi politici, tra cui quello di senatore del Regno d'Italia.  Iniziò la carriera di docente insegnando letteratura italiana nei licei "Domenico Cirillo" e "Vittorio Emanuele II" di Napoli e successivamente ricoprì l'incarico di direttore della Scuola Tecnica di Portici. Nel 1880, si trasferì a Roma con suo fratello Michele, il quale divenne direttore del giornale Il Diritto di Agostino Depretis, mentre Torraca iniziò a lavorare presso alcuni studi archivistici. Alcune sue critiche sulla letteratura contemporanea, tra cui quella su I Malavoglia, furono recensite su giornali come Il Diritto, La Rassegna e L'Opinione Liberale.

Dopo aver perso un concorso per la cattedra di Letteratura Italiana presso l'Università di Padova, nel 1888 fu nominato, dal ministro della Pubblica Istruzione Michele Coppino, provveditore agli studi della provincia di Forlì, tornando in seguito a Roma in veste di funzionario del ministero della Pubblica Istruzione. Successivamente, Emanuele Gianturco, a quel tempo ministro dell'Istruzione, lo nominò Capo di Gabinetto. Soppressa dal nuovo ministro Nunzio Nasi la struttura diretta da Torraca, "gli venne offerta nel febbraio 1902 - espediente escogitato per compensarlo della perdita dell'ufficio - la cattedra di Letteratura comparata dell'Università Federico II", esercitandone la funzione per circa vent'anni. In questo periodo Torraca si dedicò soprattutto alla lettura critica delle opere di Dante Alighieri. Il 3 ottobre 1920 il Presidente del Consiglio Giovanni Giolitti lo nominò tra i Senatori della XXV legislatura del Regno d'Italia. Antifascista convinto, sposò le idee di Benedetto Croce, con il quale ebbe un'intensa corrispondenza epistolare durata oltre quaranta anni. Nel 1928 abbandonò l'insegnamento e si ritirò a vita privata. Affetto per diversi anni da problemi di salute, si spense il 15 dicembre 1938, all'età di 85 anni. Nel 1968, il comune di Pietrapertosa fece innalzare un monumento in suo onore, collocato in un giardino davanti alla casa natale.


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