De Toledo y Zúniga Don Pedro Álvarez

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Don Pedro Álvarez de Toledo y Zúñiga (Salamanca, 13 luglio 1484 – Firenze, 22 febbraio 1553) fu marchese consorte di Villafranca del Bierzo e dal 1532 al 1553 fu viceré di Napoli per conto di Carlo V d'Asburgo. 

Sotto la sua amministrazione, su progetto degli architetti Giovanni Benincasa e Ferdinando Manlio, fu costruita via Toledo, collegamento stradale verso quelli che allora erano gli alloggi delle truppe spagnole in Napoli e che oggi sono i cosiddetti "Quartieri Spagnoli". Fu centralizzata l'amministrazione della giustizia con lo spostamento delle Corti nell'edificio di Castel Capuano, detto la "Vicaria".

L'operato del viceré fu determinante anche per l'antica Pozzuoli. Il primo atto del viceré atto a favorire l'area flegrea fu quello di difenderne il golfo dalle incursioni dei corsari barbareschi costruendo la "Torre di Gaveta" e la "Torre di Patria". In seguito promosse l'edificazione di circa 300 torri osservative per la difesa delle coste del vicereame.

Don Pedro restaurò e lastricò la Crypta Neapolitana per consentire i traffici tra la capitale e Pozzuoli, nel 1552 emanò un editto per il ripristino e la sistemazione dei regi formali e canali alimentati dall'acquedotto della bolla, incoraggiò altresì il ripopolamento di Pozzuoli (spopolatasi dopo l'eruzione del Monte Nuovo nel 1538): con un bando, datato 1539, esonerò dai tributi i puteolani che ritornavano ad abitare nella loro città. Inoltre fece restaurare a sue spese molti edifici di culto, tra cui la chiesa di Sant'Antonio, nel 1540.

In viaggio verso la Repubblica di Siena, dove, nonostante le già precarie condizioni di salute, era stato inviato dall'Imperatore a sedare i rivoltosi repubblicani, si aggravò e venne trasportato a Firenze, dove morì il 22 febbraio 1552. Il sepolcro che si era fatto costruire nella chiesa di San Giacomo degli Spagnoli a Napoli restò così vuoto. Fu invece sepolto nel Duomo di Firenze. 


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