Doo-hwan Chun

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Chun Doo-hwan (Hapcheon, 18 gennaio 1931) è un politico e militare sudcoreano, che ha ricoperto la carica di Presidente della Corea del Sud dal 1980 al 1988. A seguito della sua autorizzazione ai massacri ordinati per sedare la rivolta scoppiata a Gwangju contro la sua presidenza, fu condannato a morte nel 1996 ma ricevette l'amnistia per conto dell'allora Presidente in carica Kim Young-sam. 

Dopo aver superato gli esami di ammissione per il corso all'Accademia militare coreana nel 1951, dal 1952 al 1955 prestò servizio come cadetto durante il conflitto in Corea. Durante questo periodo si dedicò alla creazione di un gruppo semi-clandestino denominato Hanahoe, coinvolgendo diversi dei suoi commilitoni di corso, come Roh Tae-woo e Kim Bok-dong, i quali avrebbero avuto ruoli importanti nel sostegno al suo colpo di Stato. L'Hananoe (società della mente unica) era un gruppo di militari di ispirazione politica ultra-conservatrice che aveva chiare intenzioni di opporsi al corso considerato eccessivamente liberale dell'allora politica coreana.

Nel dicembre del 1958 Chun sposò Lee Soon Ja, figlia del generale coreano in pensione Lee Kyudong, amico personale del presidente Park Chung-hee; contemporaneamente Chung fu assegnato al campo di addestramento di Gimpo, a poca distanza da Seul, nel corpo delle forze speciali coreane. Nel 1959 Chun fu inviato negli Stati Uniti d'America per un periodo di addestramento di cinque mesi in guerra psicologica presso il campo militare di Fort Black in Carolina del Nord.

Allo scoppio della rivoluzione d'Aprile il 19 aprile 1960, Chun era presente ad Okinawa mentre partecipava come membro delle forze speciali alle grandi manovre congiunte tra Stati Uniti d'America e Corea. Quando il 16 maggio 1961 il generale Park Chung Hee rovesciò il governo, Chun diede il suo appoggio collaborando al colpo di Stato, e guidando i cadetti dell'accademia militare in marcia su Seul per affiancare la rivolta.

Da questo momento in poi l'ascesa al potere di Chun divenne molto più rapida, nel 1963, con il ripristino della normalità Chun divenne responsabile dei servizi di intelligence coreani, e nel 1966 vice comandante delle forze speciali paracadutisti. Nel novembre 1969 venne nominato colonnello e assegnato al Quartier Generale dell'Esercito coreano e nel 1970 fu inviato come volontario in qualità di comandante del 29º Reggimento dell'esercito coreano durante la guerra del Vietnam.



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