Carlo X di Borbone

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Carlo X di Borbone, conte d'Artois (Versailles, 9 ottobre 1757 – Gorizia, 6 novembre 1836), fu re di Francia e Navarra dal 1824 al 1830.

Zio del re eletto Luigi XVII e fratello minore dei sovrani Luigi XVI e Luigi XVIII, supportò quest'ultimo durante il periodo dell'esilio della famiglia reale di Borbone dopo la Rivoluzione francese e gli succedette poi al trono.

Il suo governo durò circa sei anni ed ebbe fine con la Rivoluzione di luglio del 1830 che portò alla sua abdicazione ed all'elezione di Luigi Filippo, duca di Orléans, quale re dei Francesi. Esiliato nuovamente, Carlo morì a Gorizia, allora parte dell'Impero austriaco. 

Carlo X, sostenitore della destra reazionaria rappresentò l'ultrarealismo intransigente ed è tuttora preso a modello dall'ala oltranzista dei vari movimenti monarchici francesi. Il pensiero politico di questo sovrano si delinea in un'opposizione assoluta al costituzionalismo di matrice britannica. Egli infatti riteneva privo di senso il concetto di un Re "che regna ma non governa" e disse più volte che piuttosto che fare "il sovrano all'inglese, dedito esclusivamente ai ricevimenti e ai bei vestiti" avrebbe preferito di gran lunga l'abdicazione e l'esilio. Il Re, a suo avviso, non doveva essere un mero simbolo come solitamente avviene nelle monarchie costituzionali, bensì il perno decisionale cui convogliano i quattro poteri fondamentali dello Stato (governo, parlamento, magistratura, esercito). Detti principi politici contrastavano profondamente con quelli portati avanti dal ramo dei Borbone-Orléans, che gli sarebbe succeduto al trono. La frattura dinastica tra i due rami della casata si fece così per lungo tempo insanabile e si risolse solo quando, in base alle Leggi Dinastiche e al Trattato di Utrecht (che impedisce tuttora la riunificazione delle casate di Borbone-Francia e Borbone-Spagna), l'eredità di entrambe si consolidò nel XX secolo in un solo ramo, quello dei conti di Parigi, il cui attuale esponente è il pretendente al trono titolare Enrico d'Orléans.


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