Settembrini Luigi

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Luigi Settembrini (Napoli, 17 aprile 1813 – Napoli, 4 novembre 1876) è stato uno scrittore e patriota italiano.

Luigi Settembrini nacque a Napoli, in via Magnocavallo, figlio primogenito di Raffaele, avvocato, e di Francesca Vitale, figlia di un avvocato. Dopo di lui videro la luce Peppino, Vincenzo, Teresa, Alessandro e Giovanni. Il nonno paterno Vincenzo, anch'egli dedito alla professione forense, proveniva dal paese lucano di Bollita, l'odierna Nova Siri, in provincia di Matera.
Il padre aveva vissuto il periodo della Repubblica Partenopea del 1799, facendo la sentinella a Domenico Cirillo, Francesco Mario Pagano e Vincenzio Russo. Catturato, fu condotto in carcere, dove nemmeno l'intercessione paterna presso il maggiore Baccher poté dispensarlo dalla deportazione a Santo Stefano. Raffaele rimase sull'isola quattordici mesi, prima di poter tornare a Napoli.
Luigi fu educato dal padre alle idee liberali. Passò parte della fanciullezza a Caserta e studiò al collegio di Maddaloni, che aveva fama di essere uno dei migliori nel Regno delle Due Sicilie. Qui il ragazzo venne in contatto con un ambiente considerato successivamente fortemente bigotto e ipocrita, al punto da scrivere che gli alunni «imparano cose inutili, e non amano lo studio donde non traggono alcuna dolcezza, uscendo di collegio ignoranti ed increduli per istizza».
Tuttavia, Settembrini riconobbe il valore di alcuni insegnanti che esercitarono su di lui una considerevole influenza. Nelle Ricordanze della mia vita il Nostro ricorderà con ammirazione Vincenzo Amarelli, insegnante di storia, geografia e latino, capace di appassionare i discenti e di trasmettere loro l'amore per le materie impartite.


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