Ferdinando de Medici Cardinale

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Ferdinando I de' Medici (Firenze, 30 luglio 1549 – Firenze, 7 febbraio 1609)

Granduca di Toscana dal 1587 al 1609. Ferdinando era il sesto figlio maschio del granduca Cosimo I de' Medici e di Eleonora di Toledo, figlia di Don Pedro Alvarez de Toledo, viceré spagnolo di Napoli.

Fu fatto cardinale nel 1562 all'età di soli 14 anni, subito dopo la morte del fratello cardinale Giovanni. A Pisa la malaria uccise sia la madre Eleonora sia i piccoli Giovanni e Garzia, fratelli di Ferdinando I, e lui fu l'unico a sopravvivere.

Ferdinando I succedette sul trono del Granducato di Toscana a suo fratello Francesco I de' Medici nel 1587, a 38 anni.

In Vaticano, come cardinale, Ferdinando aveva già dato prova di essere un'abile amministratore e mecenate; infatti fondò Villa Medici acquistando molte opere d'arte che poi riportò a Firenze quando ascese al trono granducale. Mantenne l'ufficio di cardinale anche dopo essere diventato granduca fin quando, per ragioni dinastiche, dovette abbandonare la porpora per sposare Cristina di Lorena nel 1589. Alla sua morte, nel 1609, aveva quattro figli, dei quali il primogenito Cosimo II de' Medici, che ereditò la corona granducale all'età di 19 anni.

Durante il suo regno la Toscana riscoprì e rivisse quell'indipendenza che nel regno di Francesco I era stata abbandonata. Ferdinando incoraggiò il commercio e guadagnò molta della sua ricchezza attraverso l'istituzione, in tutte le più importanti città europee, di banche controllate dai Medici. Un suo editto di tolleranza versi gli ebrei e gli eretici (la cosiddetta Costituzione Livornina) fece di Livorno un porto franco per numerosi ebrei spagnoli che erano stati espulsi dalla Spagna nel 1492 e per altri stranieri. Fece deviare parte del flusso dell'Arno in un naviglio che migliorò sensibilmente gli spostamenti commerciali tra Firenze e Pisa. Grazie a un progetto d'irrigazione, da lui promosso, fu possibile rendere coltivabili molti terreni, da Pisa a Fucecchio, dalla Val di Chiana, fino alla Val di Nievole. In politica estera Ferdinando I cercò di rendere indipendente la Toscana dall'influenza spagnola (per la conquista dello stato di Siena i Medici avevano accettato un vassallaggio verso il re di Spagna). Dopo l'assassinio di Enrico III di Francia nel 1589, si alleò con Enrico IV di Francia, che stava lottando contro la Lega Cattolica. Ferdinando garantì il suo appoggio finanziario a Enrico e lo incoraggiò a convertirsi al cattolicesimo. Quando il re francese si convertì, Ferdinando usò tutta la propria influenza per fare in modo che il papa accettasse tale conversione. Enrico non mostrò grandi apprezzamenti per questi favori e Ferdinando lasciò raffreddare la loro relazione, mantenendo la sua amata posizione d'indipendenza. Si riavvicinò alla Spagna e combinò il matrimonio fra suo figlio Cosimo II e l'arciduchessa Maria Maddalena d'Austria, sorella dell'imperatore.  

Gli succedette il figlio primogenito Cosimo II de' Medici.


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