Franchetti Leopoldo

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Leopoldo Franchetti (Livorno, 31 maggio 1847 – Roma, 4 novembre 1917) è stato un politico ed economista italiano. Fu filantropo, studioso meridionalista e senatore del Regno d'Italia. 

Leopoldo Franchetti nacque in una famiglia ebraica livornese. I Franchetti, mercanti internazionali, si erano stabiliti nella città toscana dalla Tunisia negli ultimi decenni del XVIII secolo e fino alla seconda metà degli anni trenta dell'Ottocento furono una delle più importanti famiglie della locale comunità ebraica. Il padre di Leopoldo, Isacco, fu insignito del titolo sabaudo di barone, per servizi resi. Pasquale Villari Sidney Sonnino Liberale, cresciuto sotto l'influsso intellettuale del positivismo di Stuart Mill, nell'ambiente fiorentino degli anni settanta dell'Ottocento, Leopoldo si lega a Pasquale Villari e Sidney Sonnino costituendo con loro un gruppo di intellettuali conservatori, preoccupati della crisi politica della Destra storica e contrari all'avvento della Sinistra al potere, ma nello stesso tempo attenti ai problemi sociali. Nel 1876 realizza insieme a Sonnino una celebre inchiesta sulle condizioni politiche e amministrative della Sicilia. Il volume, che viene pubblicato al ritorno, impone per la prima volta alla coscienza politica nazionale, l'esistenza della mafia che i viaggiatori hanno verificato dominare i rapporti sociali nelle campagne dell'isola, con un apporto al dibattito sulla questione meridionale. L'esigenza di approfondire lo studio dei problemi della società italiana spinse Franchetti e Sonnino a dar vita alla rivista Rassegna settimanale, pubblicata dal 1878 al 1882, trasformata poi nel quotidiano La Rassegna, pubblicato dal 1882 al 1886 con la direzione di Michele Torraca


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