Greppi Giuseppe

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Giuseppe Greppi (Milano, 25 marzo 1819 – Milano, 8 maggio 1921) è stato un nobile e politico italiano. Al termine di una lunga carriera diplomatica, fu nominato senatore del Regno d'Italia. Laureato utroque iure all'Università di Pavia (16 dicembre 1841), entra nella diplomazia austriaca. Dal marzo 1842 è addetto all'ambasciata d'Austria a Roma e poi è addetto alla Cancelleria di Stato a Vienna, con il Cancelliere e Ministro degli Esteri, Principe di Metternich. Il 13 giugno 1843 è nominato addetto alla legazione austriaca di Monaco di Baviera, per passare poi, nell'aprile 1846, a Stoccarda. Nel settembre 1846 è promosso Segretario di legazione e destinato a Stoccolma (dal marzo al novembre 1847 regge quella legazione). Dopo le Cinque Giornate di Milano è a Torino, esule nel decennio di preparazione. Coopera con Vincenzo Gioberti (che pensa al giovane aristocratico milanese per una missione segreta in Sicilia, poi cancellata) e con il Conte di Cavour. Frequenta le case degli emigrati lombardi Costanza e Giuseppe Arconati Visconti (suoi cugini), Vitaliano VIII Borromeo, Francesco Arese e Gabrio Casati, nonché quelle di personalità del Risorgimento piemontese come Ruggiero Bonghi, Giuseppe Massari e, soprattutto, Massimo d'Azeglio. Il 16 settembre 1859 è ammesso alla diplomazia del Regno di Sardegna ed è destinato, con il grado di Segretario di legazione, alla sede di Londra, dove è ministro il marchese Emanuele d'Azeglio. Dal febbraio 1860 al giugno 1861 è Segretario di legazione a Berlino (ministro il conte Edoardo de Launay). Dal giugno al novembre 1861 è Segretario di legazione ad Atene (ministro Terenzio Mamiani). Il 30 novembre 1861 è trasferito a Costantinopoli, Primo Segretario di legazione con il ministro marchese Camillo Caracciolo di Bella (dal 6 marzo al 26 luglio regge la legazione). Il 30 novembre 1862 è promosso Consigliere di legazione, e il 20 agosto 1863 riassume la reggenza della legazione a Costantinopoli come incaricato d'affari. Il 9 aprile 1864 è promosso Ministro residente e resta a Costantinopoli fino al 1866. Dal marzo 1867 al 1871 è a Stoccarda, Ministro plenipotenziario del Regno d'Italia nella città nella quale era stato Segretario della legazione dell'Impero d'Austria. Successivamente, fino al maggio 1875 è Ministro plenipotenziario a Monaco di Baviera (anche in questa sede aveva prestato servizio come diplomatico di Vienna). Viene nominato Ministro plenipotenziario a Madrid, e vi resta fino al 1883. Con Regio Decreto 29 novembre 1883 è promosso Ambasciatore e destinato, dal Ministro degli Affari Esteri Pasquale Stanislao Mancini, a San Pietroburgo, a rappresentare il Regno d'Italia presso la Corte dello Zar, come successore di Costantino Nigra.


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