Averani Giuseppe

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Giuseppe Averani, detto Averanus (Firenze, 20 marzo 1662 – Firenze, 24 agosto 1738), è stato un giurista e naturalista italiano. 

Nel 1685 il granduca di Toscana Cosimo III de' Medici (1642-1723), su suggerimento di Francesco Redi (1626-1697) e Lorenzo Magalotti (1637-1712), gli affidò una delle cattedre di legge dell'ateneo pisano. Tra i suoi allievi si annoverano insigni illuministi come Pompeo Neri, Bernardo Tanucci, Angiolo Tavanti e Giovanni Gualberto De Soria. Insieme a Domenico Aulisio e a Giovanni Vincenzo Gravina, Averani fu tra i fondatori del Neoumanesimo in Italia. Riformò il Diritto pisano sulla base dell'umanesimo rinascimentale, costituendo la base per le riforme toscane della seconda metà del XVIII secolo. Fra i vari testi giuridici che scrisse, le Interpretationes Iuris Civilis furono molto ammirate dai contemporanei.

Averani fu attivo anche in altre discipline: teologia, astronomia, filosofia e soprattutto fisica sperimentale. Nel Giardino botanico di Pisa compì varie esperienze, tra le quali alcune con la macchina pneumatica di Boyle, altre sulla luce e sull'elettricità dei corpi. Su sollecitazione di Magalotti, si dedicò anche a ricerche sugli odori. Promosse discussioni di fisica nell'ambito dell'Accademia degli Oppressi, da lui stesso fondata. Fu ascritto a varie accademie, quali la Crusca di Firenze e la Royal Society di Londra.



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