Eleuterio Felice Foresti (San Biagio d'Argenta, 20 febbraio 1789 – Genova, 14 settembre 1858) è stato un patriota, accademico e diplomatico italiano naturalizzato statunitense. Massone e carbonaro, professore di italiano alla Columbia University e alla New York University, primo console degli Stati Uniti a Genova.
Nel 1805 si arruola nelle truppe napoleoniche e nel 1809 si laurea in legge presso l'Università degli Studi di Bologna, venendo in seguito nominato nel 1811 dal Governo napoleonico giudice di pace a Crespino (Rovigo) e nel 1814 viene confermato in questo incarico dal Governo austriaco. Massone, membro della Loggia di Brescia, el 1817 entra nella Carboneria nella Vendita di Ferrara ricevendo tutti i Gradi iniziatici. Gli viene affidato l'incarico di diffonderla negli Stati Austriaci. La sua carriera come pubblico ufficiale prosegue e il 2 marzo 1818 viene nominato pretore di Crespino (Rovigo). Scoperto viene arrestato dalla polizia austriaca il 7 gennaio 1819 e il 24 dicembre 1820 viene emessa la sua sentenza di morte, poi commutata in 20 anni di carcere duro Il 12 gennaio 1821 viene trasferito nel carcere dello Spielberg in Moravia dove condivide la prigionia con Silvio Pellico e con gli altri carbonari italiani. Con Silvio Pellico mantiene, negli anni a venire, un rapporto epistolare dal quale traspare un'amicizia intensa fatta di particolare affezione e stima reciproca. In una lettera inviata da Roma il 2 aprile 1852, Silvio Pellico gli scrive: " ... Tu mi sei stretto da sacre memorie di lunga sventura e più dalla stima che allora tu m'hai ispirata e che ti conservo. Questo si appoggia non solo alla cognizione che ho de' tuoi pregi d'intelletto, ma alle testimonianze che mi sono date da molti dell'esempio costante che tu dai della tua saviezza e della tua bontà. Tu sei di quelli che oltre all'indole generosa, aggiungono il merito di veder le cose assennatamente...
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