Raspail François Vincent

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François Vincent Raspail (Carpentras, 29 gennaio 1794 – Arcueil, 7 gennaio 1878) è stato un politico e scienziato francese. 

Fondato nel 1834 il quotidiano Le Réformateur, più volte sequestrato, nel 1835 fu condannato a sei mesi per oltraggio al procuratore del Re. Nel 1836 pubblicò un trattato di chimica organica, che il ministro François Guizot impedì fosse premiato dall'Accademia delle scienze, e nel 1837 apparve la sua Fisiologia vegetale.

Targa commemorativa sulla sua casa parigina di rue de Sévigné
Nel 1840 fu perito della difesa nel processo contro Marie Lafarge, imputata di aver avvelenato il marito, e Raspail sostenne che il perito dell'accusa, il docente della Facoltà di medicina Mathieu Orfila, aveva completamente sbagliato le analisi. Nel 1843 pubblicò Le Médecin des familles e dal 1845 per primo cominciò a utilizzare la canfora come antidolorifico e antisettico. Accusato di praticare illegalmente la medicina, ancorché gratuitamente, fu condannato nel 1846 a 15 franchi di multa.

Partecipò alla Rivoluzione del 1848 guidando, il 24 febbraio l'occupazione dell'Hôtel de Ville e proclamandovi la Repubblica. Il 27 febbraio fondò il quotidiano L'Ami du peuple e prese parte all'insurrezione del 15 maggio contro il governo conservatore. Arrestato, durante la detenzione risultò eletto, il 17 settembre, all'Assemblea Costituente, e non poté farne parte. Condannato il 2 aprile 1849 a sei anni di carcere, fu liberato nel 1855 ma, esiliato, si stabilì in Belgio.

Amnistiato nel 1859, tornò in Francia, stabilendosi ad Arcueil, presso Parigi. Si presentò candidato alle elezioni del 24 maggio 1869 come candidato radicale e fu eletto al Corpo legislativo. L'11 gennaio 1870 denunciò le manovre della Corte per mandare impunito il principe Pietro Napoleone Bonaparte, responsabile della morte di Victor Noir, che fu infatti assolto in marzo dai giudici compiacenti.

Fu a Parigi durante l'assedio e la Comune, mantenendo un atteggiamento neutrale, ma per aver commemorato il comunardo Louis Charles Delescluze nel suo Almanach et calendrier météorologique de 1874, fu condannato, lui ottantenne, a un anno di prigione. Il 5 marzo 1876 fu eletto all'Assemblea Nazionale e vi propose l'amnistia per tutti i condannati politici, che fu respinta a grande maggioranza dall'Assemblea.

Fu rieletto il 14 ottobre 1877 e morì pochi mesi dopo. È sepolto nel 18º distretto del cimitero del Père-Lachaise.


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