San Martino di Agliè Filippo

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Filippo Giuseppe San Martino d'Aglié, marchese di San Damiano e Rivarolo con Bosconero, conte di Point (Torino, 27 marzo 1604 – Torino, 19 luglio 1667) è stato un politico, letterato, musicista e coreografo italiano.

Nato nel 1604 da Giulio Cesare San Martino d'Aglié, primo marchese di San Germano ed esponente di una delle più antiche famiglie della nobiltà piemontese, e da Ottavia Gentile, figlia di Olderico Gentile, un gentiluomo della Repubblica di Genova, condusse fin da giovanissimo vita inquieta e libertina e non ancora ventenne ebbe un duello con il conte di Parella. Per questo venne mandato dal padre a Roma presso il principe Maurizio di Savoia,amico di famiglia da lunga data e di cui divenne gentiluomo di camera. A contatto con l'ambiente culturalmente e intellettualmente stimolante del cardinale Maurizio, uno dei più famosi mecenati dell'epoca, sviluppò un profondo e vasto interesse nel campo musicale, letterario e artistico. Ritornato a Torino nel 1627, con lo pseudonimo di Fillindo il Costante, entrò nell'Accademia dei Solinghi, fondata dal cardinale in quello stesso anno. Iniziò così per Filippo, dotato di un raffinato e squisito talento nelle arti, una ricca e feconda realizzazione di balletti e rappresentazioni per la Corte di Torino, ambientati perlopiù in suggestivi spazi all'aperto nei giardini delle residenze sabaude. I suoi lavori più importanti e noti furono Tabacco, Il Gridelino e Gli abitatori de'monti in collaborazione con il principe Maurizio, opera rappresentata polemicamente a Parigi nel 1631 davanti alla corte francese e al Mazarino in occasione degli incontri ufficiali, all'indomani del trattato di Cherasco. Nel 1630 Filippo conobbe Vittorio Amedeo I di Savoia e sua moglie Maria Cristina di Borbone-Francia a Cherasco; la sua avvenenza non passò inosservata alla giovane duchessa. Nel 1631 venne nominato Alfiere nella compagnia di corazze della guardia del Duca e probabilmente fu in questi anni che intrecciò una relazione con la Duchessa di Savoia. Il loro fu un amore profondo e sincero e durò per il resto della loro vita. Dopo la morte del duca nel 1637 e l'assunzione della reggenza del Ducato da parte di Maria Cristina, causa la minore età di Francesco Giacinto di Savoia, Filippo d'Aglié divenne il favorito e il più intimo consigliere della sovrana, in un periodo sostanzialmente difficile per il Ducato Sabaudo, costretto a subire le continue ingerenze della Francia e impegnato nella guerra dei trent'anni. Di lì a poco il Piemonte avrebbe visto anche infuriare sulle sue terre la guerra civile detta dei cognati (1639-1642).


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