Spedalieri Arcangelo

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Arcangelo Spedalieri nacque a Bronte il 17 aprile 1779 da Giuseppe, fratello del filosofo e sacerdote Nicola Spedalieri, e da Melchiora Lo Giudice, in una famiglia numerosa e non agiata. Probabilmente grazie all’intercessione di Moscati fu nominato nel dicembre 1808 assistente alla clinica medica dell’Università di Bologna, dove collaborò con Antonio Giuseppe Testa. Nel 1811 tenne come supplente l’insegnamento di clinica e, tra il febbraio del 1812 e il gennaio dell’anno successivo, un corso di scienze naturali, arricchendo il gabinetto naturalistico con esemplari di cervi. Nel 1813 tornò all’Università di Pavia, chiamato a sostituire come supplente Giuseppe Jacopi, prematuramente scomparso, sulla cattedra di fisiologia e anatomia comparata. L’anno successivo ebbe anche la supplenza del corso di polizia medica, tenuto fino al 1817, quando divenne professore di fisiologia e anatomia sublime, conservando per quell’anno anche l’insegnamento di anatomia comparata. Sempre nel 1817 fu supplente per la materia medica. A Pavia fu raggiunto dal fratello Giuseppe, laureatosi in chirurgia nel 1817. 

Il 2 ottobre 1819 fu nominato rettore dell’Ateneo. Nello stesso anno sposò l’artista teatrale Giuseppina Le Speron, dalla quale ebbe poi il figlio Giuseppe. A causa delle sue cattive condizioni di salute, dovute probabilmente a ripetuti episodi ischemici che talvolta lo riducevano in uno stato di sopore, Spedalieri decise di abbandonare Pavia nell’agosto del 1821, per ritirarsi nella sua Sicilia, sperando che il clima potesse migliorare il suo stato. Fu a Bronte, Catania e infine Palermo, esercitando come medico con grande successo.

Morì prematuramente, a causa di un grave colpo apoplettico, prima che il provvedimento avesse compimento, il 6 maggio 1823, mentre si trovava ad Alcamo per un consulto e venne sepolto nel duomo della città.


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