Musolino Giuseppe

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Giuseppe Musolino, conosciuto come U 're i l'Asprumunti ("il Re dell'Aspromonte"), o meglio ancora come il brigante Musolino (Santo Stefano in Aspromonte, 24 settembre 1876 – Reggio Calabria, 22 gennaio 1956), è stato un brigante italiano.

Il processo inizia il 14 aprile del 1902 alla Corte d'Assise di Lucca. Musolino chiede di essere difeso dai due migliori avvocati d'Italia del tempo (Corriere della Sera - 22/23 gennaio 1902). Si rifiuta anche, per non dare una cattiva idea di sé all'opinione pubblica, di indossare gli abiti da carcerato. Avrebbe detto, secondo Indagine su un bandito di Altobelli: «Ho un abito di sedici lire il metro, e lo voglio indossare! Io sono un uomo storico e non un delinquente qualunque: bisogna perciò usarmi riguardo», ma successivamente gli avvocati lo convincono del contrario. L'avvocato del brigante era un certo Dal Poggetto.

A causa della presenza di numerosi testimoni calabresi, molti dei quali in difficoltà nell'esprimersi in un italiano fluente, si rese necessaria la presenza di un vero e proprio interprete che traducesse dal loro dialetto. A svolgere tale compito venne chiamato l'esperto Francesco Limarzi, noto all'epoca per aver dato alle stampe la traduzione in calabrese dell'intero Paradiso della Divina Commedia.

Durante il processo vende alla stampa alcune sue poesie.


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