Serbelloni Fabrizio

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Fabrizio Serbelloni, anche Sorbelloni (Milano, 4 novembre 1695 – Roma, 7 dicembre 1775), è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano. 

Nel 1719, durante il pontificato di Innocenzo XIII entrò nella Curia romana come prelato domestico di Sua Santità e venne nominato già dal 27 agosto 1721 alla carica di Referendario per il tribunale della Segnatura Apostolica. Vice legato a Ferrara nel 1722, occupò tale carica per sette anni consecutivi. Nel 1726 fu nominato di inquisitore generale a Malta. Per il suo temperamento orgoglioso, si attirò le antipatie di un gruppo di cavalieri di Malta, che lo precipitarono in un burrone con l'intento di ucciderlo. Scampato miracolosamente all'attentato, il Serbelloni venne richiamato a Roma per la sua incolumità e nel 1730 divenne governatore di Loreto e Recanati, rimanendo impiegato come consigliere per la congregazione dell'inquisizione.

Dopo aver ricevuto gli ordini minori il 22 giugno 1731, il suddiaconato il 24 giugno ed il diaconato il 29 giugno, venne ordinato sacerdote il 1º luglio 1731 e il 6 agosto dello stesso anno fu nominato arcivescovo titolare di Patrasso. Il 1º settembre 1731 gli venne concesso l'incarico di nunzio apostolico presso il Granducato di Toscana e dal 9 dicembre di quello stesso anno divenne assistente al Soglio Pontificio.

Fabrizio Serbelloni intraprese così una florida carriera diplomatica che lo portò a divenire nunzio a Colonia dal 5 febbraio 1734 sino all'8 agosto 1738 quando venne nominato nunzio apostolico in Polonia. Venne infine nominato al prestigioso incarico di nunzio apostolico in Austria il 1º marzo 1746. 

l 22 luglio 1754 ricevette il titolo di Santo Stefano al Monte Celio divenendo anche protettore dell'Ordine degli Agostiniani. Legato a Bologna dal 16 settembre 1754, la legazione gli venne prorogata per un triennio sino al 3 gennaio 1757. Prese parte quindi al conclave del 1758 che elesse a pontefice Clemente XIII ed il nuovo eletto gli prorogò ulteriormente la legazione a Bologna sino al 1761. Divenne nel frattempo protettore della Congregazione lombarda degli Osservanti dell'Ordine di San Girolamo dal 25 gennaio 1763. Il 21 marzo 1763 optò per il titolo di Santa Maria in Trastevere.

Il 16 maggio 1763 optò per l'ordine dei cardinali vescovi e per la sede suburbicaria di Albano. Quando papa Clemente XIII stava per celebrare il concistorio del 26 settembre 1766 ed il Serbelloni vide che tra la lista dei nuovi cardinali non figurava l'amico Mario Marefoschi, egli si recò personalmente dal pontefice a protestare vivamente per questa grave mancanza, annunciando a Clemente XIII che non avrebbe preso parte al concistorio stesso e che sarebbe stato assente dalla curia romana per alcuni giorni in segno di protesta. Prese poi parte al conclave del 1769 ove uscì eletto papa Clemente XIV, Il 18 aprile 1774 divenne vescovo di Ostia e Velletri. Partecipò al conclave del 1774-1775 che elesse Pio VI. Per ricavarne ampie rendite, divenne abate commendatario delle abbazie di San Lanfranco presso Parma e San Dionigi presso Milano.


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