Bedeschi Giulio

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Giulio Bedeschi (Arzignano, 31 gennaio 1915 – Verona, 29 dicembre 1990) è stato un militare e scrittore italiano, noto soprattutto per il libro Centomila gavette di ghiaccio. 

La produzione letteraria di Bedeschi, in parte autobiografica, tratta principalmente le vicende del corpo degli Alpini durante la seconda guerra mondiale al quale partecipò come ufficiale medico.

"Alpino, medico e scrittore", come lui stesso amava definirsi, dopo essersi laureato in medicina all'università di Bologna frequenta la scuola allievi ufficiali, terminata nel 1940. Arruolatosi volontario per la Campagna italiana di Grecia, Bedeschi partecipò come sottotenente medico nel 2º Battaglione dell'11º Reggimento Fanteria, Divisione "Casale", per essere poi trasferito alla 13ª Batteria del Gruppo Conegliano, 3º Reggimento Artiglieria da Montagna, Divisione alpina "Julia" con cui partecipò alla campagna italiana di Russia. Sopravvisse alla tragedia della ritirata.

Dopo l'8 settembre 1943 si iscrisse al Partito Fascista Repubblicano e comandò la XXV Brigata Nera "Arturo Capanni" di Forlì. La fine delle ostilità trovò il suo reparto dislocato nella zona di Thiene a fronteggiare la resistenza vicentina, ingaggiando pesanti scontri con le brigate partigiane della zona, fino alla resa.

Successivamente, alcuni brigatisti neri della "Capanni" furono uccisi sul posto mentre altri 25 furono prelevati da una squadra di partigiani forlivesi e fucilati senza processo.


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