Castiglioni Arturo

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Arturo Castiglioni (Trieste, 10 aprile 1874 – Milano, 21 gennaio 1953) è stato un medico italiano. 

Nel 1933, invitato dal suo amico Sigerist andò in Nord-America a tenere un corso di lezioni all'Università Johns Hopkins di Baltimora. Rientrato in Italia dopo due mesi trovò una situazione politica ogni giorno più minacciosa, venne sospeso per molti mesi dalla carica di Lloyd triestino e dovette anche rinunciare all'insegnamento nell'Università di Padova, proprio durante un periodo per lui fiorente visto che nel 1927 aveva pubblicato il suo libro "Storia della Medicina", molti articoli medico-storici per riviste ed aveva anche scritto voci per l'Enciclopedia Italiana.

Nel 1937 Castiglioni fece una crociera in America con la moglie, durante la quale passo qualche giorno a New York dove firmò con Alfred Knopfs il contratto per l'edizione americana del suo libro più importante ovvero "Storia della Medicina" e fu grazie a questo avvenimento che poté trasferirsi in America, quando due anni dopo venne costretto dall'introduzione delle leggi razziali fasciste ad abbandonare la sua terra natale. Venne aiutato dai suoi amici Sigerist, Fulton, e Libmann a riprendere uno stile di vita regolare, permettendogli anche di tornare a insegnare nell'Università di Yale.

Nel 1947 Arturo Castiglioni tornò a Milano dove si inserì con facilità, visto lo sviluppo che la storia della medicina stava avendo in quel periodo, infatti in quegli anni sorse il Centro Lombardo dell'Accademia di Storia dell'Arte Sanitaria. Inoltre riprese l'attività di professore nella Facoltà di Medicina inaugurando l'anno accademico 1951-1952 con una "Introduzione alla storia della medicina" e concludendolo il 15 maggio 1952 con una lezione su "Il pensiero scientifico di Leonardo".

Castiglioni divenne Presidente onorario del Gruppo italiano di Storia delle Scienze Mediche e Naturali. Il 1º dicembre 1952 tenne al Teatro Manzoni di Milano la conferenza "Medicina antica e medicina moderna" che nei giorni precedenti aveva tenuto a Genova e Torino e che avrebbe dovuto ripetere a Roma il giorno successivo se non che, giunto nella capitale, ebbe la notizia della morte improvvisa della sua consorte e decise di rinviare la data. Pochi più di un mese dopo morì anch'egli, nella notte tra il 20 e il 21 gennaio 1953.


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