Romani Felice

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Felice Romani (Genova, 31 gennaio 1788 – Moneglia, 28 gennaio 1865) è stato un librettista, poeta e critico musicale italiano, fra i più noti e prolifici del suo tempo. A lui si devono circa un centinaio di libretti, scritti per i massimi operisti italiani della prima metà dell'Ottocento.

Felice Romani nasce a Genova il 31 gennaio 1788, primo di dodici fratelli, da una famiglia benestante che, per vari dissesti finanziari, dovrà trasferirsi a Moneglia. Iniziati dapprima gli studi di giurisprudenza a Pisa, abbandonò presto l'indirizzo preso per iscriversi a lettere all'Università di Genova dove ebbe come maestro il grecista don Giuseppe Solari (1737-1814).

Conseguita la laurea diviene supplente incaricato presso la stessa università ma, in seguito, non vulle accettare la nomina alla cattedra per dimostrare la sua solidarietà al Solari che era stato rimosso dall'incarico. Nel 1813, al ritorno da un lungo viaggio per l'Europa, debutta a Genova come librettista con La rosa bianca e la rosa rossa per la musica di Simone Mayr. In seguito al grande successo ottenuto con Medea a Corinto scritta sempre per Mayr, viene ingaggiato, dall'allora impresario della Scala di Milano Benedetto Ricci, per la produzione di sei libretti nuovi all'anno. Si trasferisce pertanto nel 1813 a Milano, pur continuando a rimanere legato all'ambiente culturale genovese e a scrivere sulla "Gazzetta di Genova", dove nel 1810 aveva esordito come poeta. A partire dal 1834 fu direttore della Gazzetta ufficiale piemontese, incarico che mantenne fino al 1849.


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