Golfarelli Tullo

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Tullo Golfarelli (Cesena il 24 giugno 1853 - Bologna il 30 marzo 1928 )

Tullo Golfarelli nacque da Cesena da Enrico, orafo, e da Vittoria Bassoli. Apprese la tecnica dell'incisione e della lavorazione dei metalli presso la bottega del padre; dal 1878 è documentato a Roma, dove si recò per perfezionare l'arte dell'oreficeria studiando con lo scultore orefice P. Gagliardi. L'alunnato artistico del G., che lo accostò sempre più alla scultura, proseguì tra Parigi, Bologna, Venezia, Firenze. Nel 1880 risulta essere a Napoli, dove, l'anno seguente, tentò di essere ammesso all'Accademia di belle arti presentando il bozzetto L'affetto. Nonostante l'esito negativo del concorso, il G. nella città partenopea ebbe modo di entrare in contatto con D. Morelli, F. Palizzi e, soprattutto, con V. Gemito dal quale mutuò quel realismo nella resa dei volti scolpiti che caratterizzerà buona parte della sua produzione. Tra le prime opere pubbliche del G. figura un busto marmoreo di Garibaldi (1883), posto nel sottoportico del palazzo comunale di Cesena, dove è collocata anche un'altra opera giovanile, il medaglione per Leonida Montanari (1887) inserito in una grande lapide murale. Nel 1884 realizzò per Cesenatico un secondo busto di Garibaldi, inaugurato il 2 agosto dell'anno successivo; ma, se nel primo l'immagine solenne appare risolta con un linguaggio marcatamente verista, a Cesenatico l'eroe è sottratto alla retorica celebrativa attraverso un modellato morbido e una posa che lo ritrae quasi a riposo.


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