Ferrante I Gonzaga

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Ferrante I Gonzaga, detto anche Ferdinando, principe di Molfetta (Mantova, 28 gennaio 1507 – Bruxelles, 15 novembre 1557), è stato un condottiero italiano, fu uomo di fiducia dell'Imperatore Carlo V che lo nominò viceré di Sicilia dal 1535 al 1546 e governatore di Milano dal 1546 al 1554; dal 1539 fu sovrano della Contea di Guastalla.

Ferrante era il quinto dei sei figli (dopo Eleonora, Federico, Ercole ed Ippolita e prima di Paola) di Francesco II Gonzaga e di Isabella d'Este, marchesi di Mantova, che lo destinarono alla carriera delle armi, mandandolo nel 1523 a Madrid, alla corte di Carlo V, dove già si trovava, tra gli altri, Baldassarre Castiglione. Molto apprezzato dall'imperatore nel 1526 era uno dei capitani imperiali, impegnato nella guerra contro la Francia e, nel 1527, fu tra i principali protagonisti del sacco di Roma. Nell'occasione protesse la madre Isabella che si trovava a Roma per trattare la nomina a cardinale del figlio Ercole. L'anno dopo fu impegnato nella difesa di Napoli, assediata dal maresciallo Lautrec e nella guerra contro i nobili pugliesi filo-francesi, ottenendo per i suoi servigi il feudo di Ariano Irpino. Ambiva intanto alla dote di Isabella di Capua, figlia del defunto Ferrante di Capua, che gli avrebbe procurato Molfetta, Giovinazzo e la contea di Benevento; Ferrante, avuto il consenso del papa, dell'imperatore e della madre di Isabella Antonicca del Balzo, sposò la principessa di Molfetta a Napoli quello stesso 1529. Nel 1530 comandava l'assedio di Firenze: la caduta della Repubblica fiorentina e il ritorno dei Medici a Firenze gli fece guadagnare la riconoscenza del mediceo Clemente VII, che lo nominò governatore di Benevento. Mentre il fratello Federico veniva nominato da Carlo V comandante generale dell'esercito imperiale in Italia e otteneva il titolo di duca, a Ferrante veniva assegnato nel 1531 l'onorificenza del Toson d'Oro. Nel 1532 era in Austria, per contrastare le minacce turche su Vienna. Carlo V lo nominò viceré di Sicilia, carica che ricoprì dal 1535 al 1546 (il Forte Gonzaga che domina la città di Messina reca il suo nome), e poi governatore di Milano dal 1546 al 1554, succedendo nella carica ad Alfonso III d'Avalos. Durante il suo governo di Milano, Ferrante rimase più o meno indirettamente coinvolto nella congiura che provocò la morte di Pier Luigi Farnese a Piacenza ad opera di Giovanni Anguissola; in questo modo contribuì ad alimentare il dissidio che sorse tra le dinastie Gonzaga e Farnese e che caratterizzò i successivi decenni. Morì a Bruxelles in seguito alle ferite riportate per una caduta da cavallo durante la Battaglia di San Quintino ed è sepolto nel Duomo di Mantova.


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