Marcinkus Paul

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Paul Casimir Marcinkus (Cicero, 15 gennaio 1922 – Sun City, 20 febbraio 2006) è stato un arcivescovo cattolico statunitense. 

l 24 dicembre 1968 fu nominato organizzatore dei viaggi papali e vescovo titolare di Orta. Ricevette la consacrazione episcopale il 6 gennaio 1969 nella basilica di San Pietro in Vaticano dallo stesso pontefice, co-consacranti gli arcivescovi Sergio Pignedoli, segretario della congregazione per l'evangelizzazione dei popoli e Ernesto Civardi, segretario della congregazione per i vescovi.

Negli anni settanta Paolo VI lo incaricò di organizzare anche il servizio di guardia del corpo alla sua persona. Per tale incarico, oltre che per l'aspetto imponente e le maniere spicce, fu soprannominato "Il Gorilla".

Strinse amicizia con l'uomo d'affari statunitense David Matthew Kennedy, allora presidente della Continental Illinois National Bank di Chicago, poi nominato nel 1969 ministro del tesoro nell'amministrazione Nixon. Fu proprio il banchiere-ministro a mettere Marcinkus in contatto con Michele Sindona (finanziere siciliano, membro della P2 e in stretti contatti con la mafia), il quale a sua volta lo introdusse al presidente del Banco Ambrosiano, Roberto Calvi (anch'egli appartenente alla loggia massonica P2). Secondo il giornalista Nick Tosches, invece, che raccolse le memorie di Sindona intervistandolo in carcere ("Il mistero Sindona", edito nel 1986), fu quest'ultimo a presentare a Marcinkus il presidente della Continental. La Continental era in affari già dal 1960 con Sindona: la banca statunitense aveva acquistato in quell'anno un cospicuo pacchetto azionario della Banca Privata Finanziaria (24,5%).

Con Calvi fondò nel 1971 la Cisalpina Overseas Nassau Bank (poi Banco Ambrosiano Overseas, indagato per riciclaggio di denaro proveniente dal narcotraffico) nelle Bahamas, nel cui consiglio di amministrazione figuravano anche Sindona e Licio Gelli.

Fu presidente dell'Istituto per le Opere di Religione (IOR), la banca del Vaticano, dal 1971 al 1989. Di particolare rilievo risultano i rapporti con il Banco Ambrosiano, al cui consiglio di amministrazione Marcinkus partecipò ben 23 volte.

Nel 1972 entrò in contrasto con l'allora patriarca di Venezia Albino Luciani (poi papa Giovanni Paolo I) riguardo alla cessione da parte dello IOR del 37% delle azioni della Banca Cattolica del Veneto al Banco Ambrosiano di Roberto Calvi, senza avvisare i vescovi veneti.

Il 26 aprile 1973 fu interrogato da William Lynch, capo della Organized Crime and Racketeering Section del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, e William Aronwald, vice capo della Strike Force del distretto sud di New York, riguardo a un caso di riciclaggio di denaro e obbligazioni false che partiva dalla mafia newyorkese e approdava in Vaticano, per un totale di 950 milioni di dollari. Alle indagini fecero seguito alcuni arresti, ma Marcinkus fu assolto per insufficienza di prove.

Il 26 settembre 1981 papa Giovanni Paolo II lo elevò alla dignità di arcivescovo e lo nominò pro-presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano, posizione da cui si dimise il 30 ottobre 1990.

In quanto presidente dello IOR rimase invischiato nello scandalo del crack del Banco Ambrosiano, riuscendo a evitare, grazie al passaporto diplomatico vaticano, il mandato di cattura emesso il 20 febbraio 1987 dal giudice istruttore del tribunale di Milano.

Il suo nome è citato anche in altri scandali, quali la morte di papa Giovanni Paolo I, la sparizione di Emanuela Orlandi e gli abusi sessuali compiuti su giovani seminaristi romani .

Rimase in Vaticano sino al 1997, quando, come prescritto dal Codice di Diritto canonico, al compimento del 75º compleanno, si dimise da ogni incarico, conservando solo il titolo di arcivescovo, ormai ridotto a una pura onorificenza. Nel 1998 fece ritorno alla sua arcidiocesi di Chicago per poi trasferirsi definitivamente a Sun City, in Arizona, dove, da "pensionato", ricoprì la carica di quarto parroco della chiesetta di San Clemente.

Morì il 20 febbraio 2006 a Sun City ed è sepolto presso il St. Casimir Catholic Cemetery di Chicago.


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