Ferdinando IV di Toscana

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Ferdinando d'Asburgo-Lorena (Firenze, 10 giugno 1835 – Salisburgo, 17 gennaio 1908), è stato l'ultimo Granduca di Toscana con il nome di Ferdinando IV. 

Salì virtualmente al trono di Toscana dopo l'abdicazione del padre nel 1859. Fu protagonista involontario del Risorgimento, in quanto fino al passaggio della Toscana al Regno di Sardegna (1860) rimase formalmente granduca, anche se non viveva a Firenze e non era mai stato incoronato. Nonostante ciò, anche dopo la soppressione del granducato, Ferdinando, avendo mantenuta la "fons honorum" degli Ordini dinastici, continuò ad elargire titoli e decorazioni.

Dopo il plebiscito che sancì l'annessione della Toscana al Regno di Sardegna fu detto "re di Castiglion Fibocchi", per il fatto che in quella cittadina dell'aretino si ebbe la più alta percentuale di oppositori all'unione al regno dei Savoia.

Tra 1859 e il 1866 organizzò in Toscana, tramite personalità come Eugenio Alberi, un partito legittimista-autonomista con l'obiettivo di difendere i suoi diritti dinastici e favorire una riforma in senso federalista del neonato Stato italiano. Finanziò il giornale Firenze, espressione di tale partito.

Dopo la Terza guerra d'Indipendenza (1866), l'Impero austriaco dovette riconoscere il Regno d'Italia, disconoscendo suo malgrado Ferdinando IV come legittimo granduca di Toscana. Ciò tolse ogni possibilità a Ferdinando di rientrare in possesso del Granducato. Si ritirò così a vita privata e smise di fare politica.

Il 20 dicembre 1866 Ferdinando IV e i suoi figli rientrarono nella Casa imperiale. Mentre a Ferdinando fu permesso di mantenere la sua fons honorum vita natural durante, i figli poterono fregiarsi solo del titolo di arciduca d'Austria, non più con la specifica di "principe o principessa di Toscana".

L'ultimo sovrano di Toscana abdicò ai diritti dinastici sul Granducato nel 1870 a favore di Francesco Giuseppe I d'Austria e pertanto anche i suoi discendenti persero ogni diritto dinastico sul trono toscano.

Morì in esilio a Salisburgo nel 1908 e Francesco Giuseppe I proibì di assumere i titoli di granduca o di principe o principessa di Toscana. Il Gran Magistero dell'Ordine di Santo Stefano cessò, per i motivi già esposti, con la morte di Ferdinando IV.


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