Severi Francesco

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Francesco Severi (Arezzo, 13 aprile 1879 – Roma, 8 dicembre 1961) è stato un matematico italiano. 

Nel 1908, durante la cerimonia inaugurale del IV Congresso Internazionale dei Matematici tenutosi a Roma, gli viene conferita la Medaglia Guccia.

Con l'entrata dell'Italia nella prima guerra mondiale, Severi si arruola come volontario nell'artiglieria e, per essersi distinto durante il conflitto, avrà diversi ricononscimenti e meriti di guerra.

Nel 1921 viene chiamato all'Università di Roma, alla cattedra di geometria algebrica. Qui, diviene pure rettore nel 1923, carica che lascia nel 1925 in seguito al delitto Matteotti, ma rimanendo comunque dichiaratamente fascista anche dopo l'approvazione delle leggi razziali. Dal 1929, fu anche membro dell'Accademia d'Italia e nel 1931 prestò il giuramento di fedeltà al fascismo. Nella sua autobiografia Dalla scienza alla fede (1959), egli riconobbe, guardando retrospettivamente anche ai suoi trascorsi politici del ventennio fascista, che «la matematica è l'arte di dare lo stesso nome a cose diverse: perciò i matematici sbagliano spesso quando si occupano di politica, giacché la politica è invece l'arte di dare nomi diversi alle stesse cose». Nel 1938, è uno dei fondatori dell'Istituto Nazionale di Alta Matematica di Roma, ente di grande prestigio internazionale e di importanza per la matematica italiana, che gli verrà poi intitolato.


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