Fucini Renato - Neri Tanfucio

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Renato Fucini (Monterotondo Marittimo, 8 aprile 1843 – Empoli, 25 febbraio 1921) è stato un poeta e scrittore italiano, noto anche con lo pseudonimo e anagramma di Neri Tanfucio. 

Fucini cominciò a frequentare uno storico locale, oggi scomparso, il Caffè dei Risorti, dove, prendendo spunto da vari episodi tragicomici narrati da alcuni frequentatori, iniziò a comporre sonetti.

Grazie a questi componimenti cominciò a farsi conoscere come poeta e nel 1871 uscirono i suoi "Cento sonetti in vernacolo pisano". Esordì come prosatore nel 1877 con un reportage su Napoli. In seguito al successo letterario, si dedicò all'insegnamento, diventando professore di Belle Lettere a Pistoia e successivamente ispettore scolastico. A quest'ultima attività sono legate le novelle della raccolta "Le veglie di Neri" (1882), ambientate prevalentemente in Maremma; come pure le successive raccolte "All'aria aperta" e "Nella campagna toscana". I motivi prediletti sono quelli della vita agreste nelle zone che Fucini conosceva meglio: la Maremma e i borghi dell'Appennino pistoiese. 

Puccini, a sua volta, musicò due poesie di Fucini: E l'uccellino, dedicata a un bambino, e Avanti Urania, composta per il varo di un piroscafo.

Dopo aver lavorato alcuni anni presso la Biblioteca Riccardiana di Firenze, nel 1906 fu messo in pensione, trascorrendo gli ultimi anni della sua vita tra la residenza di Dianella e quella di Castiglioncello, intrattenendo fitti e stretti legami con amici ed ex colleghi. Nel 1916 venne eletto socio dell'Accademia della Crusca. La morte lo colse il 25 febbraio del 1921. L'ultima opera curata dall'autore, edita poco dopo la sua morte, "Acqua passata: storielle e aneddoti della mia vita" (1921), contiene degli scritti brevissimi, generalmente autobiografici.


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