Magnani Ignazio

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Ignazio Magnani - Nacque a Bologna il 5 maggio 1740 da Francesco e Teresa Stancari Carrati. Intrapresi gli studi giuridici sotto la guida del padre, avvocato e lettore emerito di pratica giudiziaria, frequentò nello Studio bolognese le lezioni di F. Vernizzi e L.A. Nicoli, conseguendo la laurea in utroque iure il 16 apr. 1761. Ammesso il 17 giugno dello stesso anno al Collegio cittadino dei dottori, giudici e avvocati, si trasferì per qualche tempo a Roma per acquisire maggiore esperienza nella professione forense. Ritornato a Bologna, il 25 febbraio 1763 fu aggregato al Collegio civile; in seguito divenne pubblico lettore dell'Università cittadina, nella quale insegnò per oltre un trentennio: dapprima istituzioni civili (1767-72), poi le repetitiones di Bartolo da Sassoferrato (1773-79) e infine pratica criminale (1779-1800). Nello stesso periodo fu anche professore nel seminario arcivescovile, chiamato dal cardinale V. Malvezzi a occupare la nuova cattedra di scienza legale, unico laico dell'intero corpo docente. Il 16 gennaio 1779 il Senato bolognese lo nominò coadiutore del suo maestro Nicoli nella carica di avvocato dei poveri e difensore d'ufficio dei rei.

Appartenente al mondo giacobino moderato, non subì proscrizioni durante il periodo della restaurazione austro-russa, come testimoniano l'inserimento nella commissione incaricata di verificare i contratti stipulati dagli acquirenti dei beni nazionali (29 ott. 1799) e la nomina a giudice del tribunale della rota (20 gennaio 1800). Ristabilita la forma repubblicana con la seconda Cisalpina, l'11 luglio 1800 fu nominato giudice del tribunale di revisione di Bologna. Nel gennaio 1802 partecipò come rappresentante della città alla Consulta straordinaria di Lione. Ebbe parte attiva nei lavori, segnalandosi per un memoriale diretto a Napoleone nel quale denunciava le critiche condizioni economiche della città e del territorio di Bologna, a causa della forte pressione fiscale e delle numerose requisizioni e contribuzioni forzose imposte dai Francesi durante il periodo della seconda Cisalpina. Fu inserito nelle terne dei candidati per la designazione del ministro della Giustizia, ma gli fu preferito B. Spannocchi. Il 26 gennaio, alla chiusura dei Comizi nazionali, fu nominato membro del Collegio elettorale dei dotti e del Corpo legislativo. Il 24 apr. 1802 entrò a far parte del Consiglio legislativo della Repubblica Italiana e si trasferì a Milano.

Dopo la nascita del Regno d'Italia e la creazione del Consiglio di Stato (9 maggio 1805), entrò a far parte della sezione di Giustizia del nuovo organismo, rimanendovi fino alla morte e contribuendo, con G. Luosi, D. Guicciardi e L. Salina, a realizzare la nuova legislazione giudiziaria introdotta nell'età napoleonica.

Desideroso di tornare a Bologna, l'11 gennaio 1807 ottenne la nomina a primo presidente della corte d'appello, pur rimanendo consigliere di Stato. In occasione dell'insediamento del nuovo tribunale, il 20 settembre, tenne un discorso nel quale, rispondendo a un precedente intervento del procuratore G. Gambari, elogiò l'opera legislativa di Bonaparte e sottolineò il ruolo dei giudici come interpreti imparziali delle leggi e garanti della loro giusta applicazione. Il 22 dicembre 1807 fu nominato commendatore dell'Ordine reale della Corona di ferro.

Il Magnani morì a Bologna il 19 agosto 1809.


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