Peli Ivo

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Ivo Peli nasce a Casalecchio di Reno il 13 gennaio 1900 e si spegne improvvisamente il 17 marzo 1975 dopo più che mezzo secolo di intensa e feconda opera di studioso e di clinico.

Giovanissimo, seguendo una naturale inclinazione, ha conseguito la laurea in Medicina Veterinaria e fin dagli inizi si è dedicato all’attività didattica e di ricerca come assistente ed aiuto per le discipline chirurgiche e zootecniche, conseguendo la libera docenza in Ostetricia e Ginecologia ed in Zootecnia ed Ezoognosia.

Pur globalmente interessato agli studi veterinari e biologici Sue materie preferite sono state l’Ostetricia, la Ginecologia e la Zoognostica che, con la ricerca e la divulgazione, ha incrementato ed approfondito fino alla loro realizzazione come autonome discipline.

Di queste sue attività rimangono numerose memorie a stampa, fra le quali di particolare importanza i contributi sperimentali sul collasso purperale nella bovina, sui gemelli intersessuali nella specie bovina, sugli incroci di prima generazione fra razze bovine, sull’alimentazione del bestiame con residui industriali, sulla superovulazione ed il trapianto ovulare nella bovina; ricerche tutte che hanno precorso i tempi di decenni.

E’ stato professore incaricato di Ostetricia e Ginecologia a Perugia, Camerino, Parma, Bologna. Ha coperto la cattedra di Zoognostica a Perugia e Bologna dal 1939 al 1955 quando è stato chiamato, in quest’ultima sede, alla cattedra di Ostetricia e Ginecologia nella Facoltà di Medicina Veterinaria.

Negli innumerevoli allievi italiani e stranieri, che hanno avuto la sorte di seguirne l’insegnamento, rimane l’impostazione originale delle discipline impartite: ostetricia, fisiopatologia della riproduzione, fecondazione artificiale e zoognostica.

Se a questa parte della sua opera è forse sufficiente una breve esposizione all’altra, la patologia della riproduzione e la fecondazione artificiale degli animali domestici, si può solo accennare per la vastità di quanto Egli ha realizzato in gran parte solo guidato dalla personale esperienza.

Pur nell’assillante attività di ricerca, clinica e didattica dal 1928 al 1935 si recò con regolarità a Berlino, Hannover, Vienna e Mosca per uno scambio di conoscenze ed esperienze, che la Sua modestia e coscienza imponevano come un dovere, con i colleghi delle scuole più accreditate nel campo della fisiopatologia della riproduzione animale stabilendo così rapporti di amicizia e di stima mai venuti meno col passare del tempo e degli eventi.

Di particolare risalto è stata la sua permanenza a Mosca, allora per un complesso di circostanze antesignana nel campo della fecondazione artificiale degli animali domestici, in quanto, come lui stesso scrisse nel 1971: «ritornato in Italia con un grosso bagaglio di conoscenze impartii l’addestramento alla tecnica della fecondazione artificiale al numero maggiore possibile di veterinari» dando così avvio immediato e diffuso all’applicazione del metodo nella zootecnia italiana.

Ma così non ha completato il quadro perché non disse che nel 1936 creò un primo nucleo dell’istituto Nazionale per la Fecondazione Artificiale degli Animali Domestici aggregato alla Facoltà di Medicina Veterinaria dell’Università di Bologna per il quale, nel 1946, creava una prima sede nell’ambito della Facoltà e di nuovo un’altra, più ampia e funzionale, nel 1966 nella campagna bolognese.

Maestro di vita e di scienza veterinaria, figura estremamente aderente alla realtà, anche di questa dote è stato e sarà, ancora per molto, esempio per la nostra classe e per quelli che hanno dei contatti con le attività veterinarie ed agricole del Paese. Il professor Peli è stato socio della Società Italiana delle Scienze Veterinarie, dalla Società Italiana di Buiatria, della Società Italiana per il Progresso della Zootecnia e socio e consigliere dell’Accademia Nazionale di Agricoltura. È stato insignito della medaglia d’oro al merito della scuola, della cultura e dell’arte ed il 16 marzo 1975, ultimo suo intero giorno di vita, del premio internazionale per la zootecnia, l’Uovo d’Oro.


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