Calini Lodovico

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Lodovico Calini (Calino, 18 gennaio 1696 – Brescia, 9 dicembre 1782) è stato un cardinale italiano della Chiesa cattolica, nominato da papa Clemente XIII. 

Nel febbraio del 1767 divenne abate commendatario di Santa Maria della Giara presso Verona nonché Prefetto della Sacra Congregazione per le Indulgenze e le Sacre Reliquie, carica che lasciò solo alla sua morte. Nel 1769 prese parte al conclave che elesse papa Clemente XIV. Il Calini, è certo, fu un oppositore dell'ascesa di Clemente XIV e per questo non ebbe particolare rilevanza durante il pontificato di quest'ultimo. Optò il 4 marzo 1771 per il titolo cardinalizio di Santo Stefano al Monte Celio e dal 28 febbraio 1774 divenne Camerlengo del Sacro Collegio dei Cardinali, rimanendo in carica sino al 29 gennaio 1776. Prese parte nuovamente al conclave del 1775-1775 che elesse papa Pio VI. Come membro della Sacra Congregazione per i Riti, parlò in una sessione generale della congregazione tenutasi il 20 gennaio 1770 e votò contro la proposta di beatificazione del vescovo spagnolo Juan de Palafox y Mendoza di Osma; il suo voto destò scalpore nella società spagnola, ma egli portò a conoscenza del pubblico la sua analisi della famosa lettera del vescovo Palafox a papa Innocenzo X dove questi si schierava apertamente contro i Gesuiti con parole a tratti poco lusinghiere, il che a sua detta sarebbe bastato per pregiudicarne la beatificazione. La causa venne archiviata e la chiesa concesse al Palafox il solo titolo di Venerabile, sino al 2011 quando papa Benedetto XVI ne ha accosto la richiesta di beatificazione.

Nel 1780 si ritirò a Brescia, ma prima di lasciare Roma ebbe un colloquio con papa Pio VI il 1º aprile di quell'anno, nel quale il cardinale Calini chiese ufficialmente al pontefice di restaurare la Società di Gesù o perlomeno di non permettere la sua rifondazione in Russia, come prospettato dai Borboni; il cardinale sottolineò nell'incontro come la Compagnia di Gesù fosse stata troppo frettolosamente abolita cancellando tutto il bene che i Gesuiti avevano fatto nel corso dei secoli per la chiesa, adducendo addirittura al fatto che quando papa Clemente XIV aveva firmato il decreto per la sua soppressione, non fosse sano di mente. Il papa garantì al cardinale l'assicurazione che avrebbe fatto tutto il possibile per quella causa.

Ludovico Calini morì il 9 dicembre 1782 a Brescia.


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