Marotta Giuseppe

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Giuseppe Marotta (Napoli, 5 aprile 1902 – Napoli, 10 ottobre 1963) è stato uno scrittore, sceneggiatore e paroliere italiano. 

Nel 1925 si trasferisce a Milano per intraprendere la carriera di giornalista. I primi tempi non sono certamente facili, visto che è costretto a dormire sulle panchine del parco, prima di entrare alla Arnoldo Mondadori Editore e poi alla Rizzoli come redattore.

La sua rubrica fissa pubblicata sul giornale Film viene notata da Aldo Borelli, che gli spalanca le porte del Corriere della Sera. Negli stessi anni è inoltre a capo dell'ufficio stampa della Germania Film, ente per la promozione del cinema tedesco in Italia.

La collaborazione con il Corriere della Sera, interrotta nel 1943, riprende due anni dopo e si rivela proficua per la carriera di Marotta, che contemporaneamente compone sceneggiature cinematografiche e teatrali.

Marotta incentra la sua opera nei confronti della città natale, amata e mai abbandonata completamente. Il suo primo romanzo, "Tutte a me", vede la luce nel 1932. Da allora la sua carriera si dividerà fra giornalismo e scrittura. A partire dal 1940, la sua produzione letteraria è folta e continua.

Nell'immediato dopoguerra (1947), Marotta pubblica presso l'editore Bompiani la raccolta di storie brevi "L'oro di Napoli" che riscuote un importante successo. Vittorio De Sica ne trarrà un film nel 1954. Nel 1954 per il romanzo Coraggio, guardiamo, vince il Premio Bagutta.

Giuseppe Marotta lavora molto anche per il cinema, scrivendo soggetti e sceneggiature. A parte il già citato "L'oro di Napoli", tratto da un suo libro e scritto in collaborazione con De Sica e Zavattini, collabora con Ettore Giannini per "Carosello napoletano" (1953), Mario Soldati ed Eduardo De Filippo per "Questi fantasmi" (1955), Francesco De Feo per "Mondo Nudo" (1964). La sua attività lo porta ad essere critico cinematografico per L'Europeo fino alla sua morte, avvenuta a Napoli il 10 ottobre 1963 dopo un'emorragia cerebrale.

Una settimana dopo la sua morte, il 17 ottobre, viene trasmessa la prima serata del Festival di Napoli 1963, presentato da Nunzio Filogamo e Pippo Baudo. In suo onore, i due presentatori commemorano il poeta scomparso e l'Orchestra attacca il suo grande successo musicale Mare verde, presentata da Milva e Mario Trevi al Giugno della Canzone Napoletana nel 1961.


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