Del Lungo Isidoro

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Isidoro Del Lungo (Montevarchi, 20 dicembre 1841 – Firenze, 4 maggio 1927) è stato uno storico, scrittore, poeta e critico letterario, oltre che uomo politico italiano. 

Insegnò materie letterarie nei licei a Faenza, a Casale Monferrato, a Siena, a Pistoia e a Firenze. Nel gennaio 1868 fu nominato accademico della Crusca e collaborò alla redazione del Vocabolario curato da tale istituzione.

Collaborò a varie riviste, tra le quali l'Archivio storico italiano del Vieusseux. Fu membro dell'Accademia dei Lincei e presidente della Società dantesca italiana. Fu un ottimo oratore ed un conferenziere molto apprezzato, tra i principali promotori delle conferenze dantesche in Orsanmichele.

Sul fronte della critica, il suo lascito più rilevante riguarda la Cronica delle cose occorrenti ne' tempi suoi di Dino Compagni. Ne dimostrò l'autenticità, negata dalla critica tedesca del tempo. Si dedicò allo studio di Dante e del Trecento fiorentino che conobbe come pochi altri. Concluse la sua opera redigendo, negli ultimi suoi anni di vita, un commento alla Divina Commedia, noto per la sua essenzialità e precisione documentale.

Il 21 gennaio 1906 fu nominato Senatore del Regno. Si oppose alla politica di Giovanni Giolitti e sostenne l'entrata in guerra dell'Italia nel 1915.


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