Sgambati Giovanni

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Giovanni Sgambati (Roma, 28 maggio 1841 – Roma, 14 dicembre 1914) è stato un pianista e compositore italiano.

Nato da padre italiano e da madre inglese, fu un fanciullo prodigio, debuttando a sette anni, cominciò a studiare musica a Trevi, sotto la guida del maestro Tiberio Natalucci, perfezionando poi gli studi in pianoforte con Franz Liszt. Concertista largamente apprezzato in Italia e in Germania, fu legato da vincoli di amicizia e di stima con Richard Wagner, grazie al quale poté pubblicare le sue prime composizioni, presso Schott Söhne casa editrice di Magonza.

Non lusingato da tentazioni melodrammatiche, compose 3 sinfonie (tra le quali la Sinfonia-Epitalamio), 2 quintetti con pianoforte, un quartetto per archi, diversi altri pezzi cameristici e molta musica per pianoforte solo. Nel suo catalogo figurano anche opere sacre, tra le quali la grande Messa da Requiem, numerose melodie da camera per voce e pianoforte. Il suo intenso lavoro di divulgazione contribuì in modo fondamentale ad estendere di molto la conoscenza del patrimonio musicale romantico, quasi ignoto in Italia all'epoca. Quale pianista e direttore del Quintetto di Corte di Sua Maestà la Regina Margherita tenne quasi una novantina di concerti per i Sovrani al Quirinale e a Palazzo Margherita, eseguendo per la prima volta in Italia un vasto repertorio, molto aggiornato per i suoi tempi, comprendente tra l'altro l'integrale dei Trii, Quartetti e Quintetti di Beethoven.

Data la sua importanza, per il matrimonio di Amedeo I di Spagna, Duca d'Aosta, con la principessa Maria Letizia Bonaparte, compose la Sinfonia-Epitalamio, eseguita a Torino il 12 settembre 1888.

Fu legato da rapporti di amicizia e stima con i più grandi compositori europei del suo tempo: oltre che con Liszt e Wagner, con Johannes Brahms, Pëtr Il'i? ?ajkovskij, Edvard Grieg, Jules Massenet, Ferruccio Busoni, solo per nominarne alcuni.

A Parigi, nel 1886, Sgambati divenne uno dei cinque membri corrispondenti dell'Istituto di Francia, succedendo a Liszt.

Nel 1891, eseguì sue musiche anche a Windsor, alla presenza della regina Vittoria.

Profondamente attaccato all'Italia e alla sua Roma, declinò il prestigiosissimo incarico offertogli di succedere a Nikolaj Rubinštejn quale Direttore del Conservatorio di Mosca.


Roma. Memoria di Giovanni Sgambati posta dalla Reale Accademia Filarmonica sulla casa in cui visse, a piazza di Spagna 93.

La sua Casa-Museo in Piazza di Spagna, conservata con amore fino agli anni '80 dagli eredi, fu poi acquistata da uno stilista e sgombrata: il suo archivio, gli arredi, il pianoforte, i cimeli di una vita, acquistati in extremis dallo Stato prima che prendessero la via dell'estero, attendono una degna collocazione nel Museo nazionale degli strumenti musicali di Roma, nei cui magazzini son custoditi. Molte partiture, tra cui inediti e frammenti si trovano presso la Biblioteca Casanatense di Roma.

Giovanni Sgambati è sepolto nel Cimitero del Verano a Roma, bassopiano Pincetto, riquadro 140, tomba Sgambati - Mele


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