Gobbi Tito

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Tito Gobbi (Bassano del Grappa, 24 ottobre 1913 – Roma, 5 marzo 1984) è stato un baritono, attore e regista italiano, anche scenografo, costumista, disegnatore e insegnante. 

Nel 1947 comincia con Rigoletto, a Stoccolma, la grande carriera internazionale che lo porta nei teatri di tutto il mondo e gli merita l’appellativo di “cantante volante”. Tito Gobbi a Londra

Nel 1950 debutta in Don Giovanni in una applauditissima edizione diretta da Furtwängler al Festival di Salisburgo, nel 1953 porta in scena il suo primo Nabucco e anche il primo Amonasro entrambi al Saõ Carlos di Lisbona, altro teatro nel quale torna con grande frequenza.

Al Covent Garden di Londra, dopo il debutto del 1950, torna continuamente per 25 anni con performance storiche. E’ del 1958 l’interpretazione di Rodrigo nella straordinaria produzione di Don Carlo firmata da Luchino Visconti e diretta da Carlo Maria Giulini. Nel 1960 vi viene chiamato a interpretare il ruolo di Macbeth nella prima esecuzione di quest’opera.

Nel 1964 è in scena con Maria Callas per l’indimenticabile edizione della Tosca curata da Franco Zeffirelli e diretta da Carlo Felice Cillario, che verrà ripresa l’anno dopo a Parigi, e diffusa in tutto il mondo su DVD (solo il secondo atto).

E’ ancora la Royal Opera House che nel 1965, seconda, ma solo di pochi mesi, al Lyric di Chicago, che lo chiama per portare in scena, come interprete e come regista, la prima londinese del Simon Boccanegra.

Il debutto negli Stati Uniti data al 1948 con il Barbiere di Siviglia a San Francisco; segue nel 1954 Chicago dove è presente per la riapertura del Lyric Opera, un teatro in cui tornerà ininterrottamente per oltre 10 anni, prima come interprete e poi anche come regista.

Al Metropolitan approda per la prima volta nel 1956 con una Tosca diretta da Mitropulos; vi tornerà più volte, e spesso per cantare ancora Tosca di cui curerà anche la regia, e per girare in tante città americane con le tournèe del teatro. In Europa è più spesso a Lisbona, Monaco, Zurigo, Vienna, Parigi e, naturalmente, nei grandi teatri italiani dalla Scala al San Carlo, all’Opera di Roma, alla Fenice al Comunale di Firenze.

Le sue presenze all’estero non si limitano a questi paesi ma si estendono includendo progressivamente il Sud America, il Sud Africa, l’Australia e il Giappone oltre a praticamente tutte le nazioni europee.


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