Volpe Gioacchino

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Gioacchino Volpe (Paganica, 16 febbraio 1876 – Santarcangelo di Romagna, 1º ottobre 1971) è stato uno storico e politico italiano.

Dal 1924 al 1940 fu professore di storia moderna nell'Università di Roma. Durante il regime fascista svolse un ruolo importante. Si adoperò presso Mussolini per la liberazione dal confino e la concessione del passaporto a Nello Rosselli, suo vecchio allievo, e ad alcuni amici dei Rosselli, tra cui Piero Calamandrei.

Diresse fino al 1943 la Scuola di storia moderna e contemporanea e fu direttore della sezione storia medievale[4] e moderna dell'Enciclopedia Italiana dal 1925 al 1937.

Fu segretario generale dell'Accademia d'Italia dal 1929 al 1934 e socio nazionale dell'Accademia dei Lincei dal 1935 al 1946. Dopo l'armistizio di Cassibile non aderì alla Repubblica Sociale Italiana, rimanendo fedele al Re e alla monarchia sabauda. Alla fine della seconda guerra mondiale, con l'epurazione dei collaboratori del regime fascista, fu allontanato dall'insegnamento e si dedicò completamente agli studi storici, aderendo al Partito Nazionale Monarchico.

Il sovrano Umberto II, dall'esilio, lo insignì dell'Ordine al merito civile di Savoia per meriti scientifici. Con Regie Patenti del 16 febbraio 1967 il sovrano gli attribuì il titolo ereditario di conte.


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