Asinari di San Marzano Filippo Antonio

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Filippo Antonio Maria Asinari di San Marzano (Torino, 12 novembre 1767 – Torino, 19 luglio 1828) è stato un generale e diplomatico italiano, che ricoprì alti incarichi sia presso la Corte del Regno di Sardegna che presso quella dell'Imperatore Napoleone I di Francia. Per il Regno di Sardegna fu Ministro plenipotenziario al congresso di Vienna, Ministro della guerra (1815-1817), Ministro degli Esteri (1817-1821), Gran ciambellano di Corte (1822-1828). Per il Primo Impero francese fu Consigliere di Stato, ambasciatore alla corte di Berlino, e membro del Senato conservatore.

Nacque a Torino il 12 novembre 1767, figlio di Filippo Valentino, scudiere e gentiluomo di Camera alla corte sabauda, e di Gabriella Dal Pozzo della Cisterna. Nel 1792 entrò nell’Armata Sarda, divenendo successivamente Aiutante di campo di S.M. Re Vittorio Emanuele III, che lo incaricò dei collegamenti con gli eserciti alleati.

Incominciò la carriera a palazzo nel 1794 come 1° Scudiero e gentiluomo del principe di Piemonte. Nel 1796 come tenente colonnello dei Dragoni, prese parte alla trattative che portarono all’armistizio di Cherasco, prodromo della successiva firma del Trattato di Parigi, avvenuta il 15 maggio 1796.

Dopo la morte di Vittorio Emanuele III, e la salita al trono di Carlo Emanuele IV, il 6 dicembre 1798 il generale francese Brune occupò i territori sabaudi della penisola. Divenuto 1ª segretario di stato alla guerra, firmò la consegna della cittadella di Torino ai francesi. Il 17 dello stesso mese il re partì per raggiungere Firenze, e poi si trasferì in Sardegna. Quando i francesi incominciarono a trasferire ostaggi piemontesi in Francia, lasciò il Piemonte per trasferirsi dapprima in Spagna e poi raggiungendo la Sardegna. Quando, in seguito alla campagna militare del maggio 1799 le truppe austriache occuparono il Piemonte, fu mandato da Carlo Emanuele IV sul continente al fine di avviare trattative con il comando austriaco nella speranza che i territori piemontesi venissero restituiti alla sovranità sabauda, ma capì subito che la cosa non era possibile. In seguito alla disfatta di Marengo, lasciò il Piemonte per raggiungere Roma, ma quando Napoleone Bonaparte divenne Primo console il re lo mandò a Parigi per avviare trattative con i francesi. Tali trattative si interruppero in seguito alla morte dello zar Paolo I di Russia, avvenuta il 23 marzo 1801, che portò Bonaparte a dichiarare che il Piemonte fosse definitivamente incorporato nella Repubblica Francese.


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