Mimì Aylmer

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Mimì Aylmer, pseudonimo di Eugenia Spadoni (Roma, 29 maggio 1896 – Bologna, 20 ottobre 1992), è stata una cantante e attrice italiana di teatro e cinema, nonché chanteuse nel varieté e nei cafè-chantant. 

Nel 1914 viene scritturata dalla Compagnia di rivista Papa, a fianco di Guido Riccioli, e di Luciano Molinari, e nel 1917 ottiene il ruolo di "prima soubrette" nella Compagnia di Carlo Lombardi. Con il medesimo ruolo passa quindi alla Compagnia nazionale Bartoli, alla Compagnia di operette Vannutelli, fino ad approdare alla Compagnia Città di Milano. Il grande successo e la notorietà ottenuti nelle interpretazioni della Principessa della Czarda e della commedia musicale La piccola cioccolataia, la spingono a passare al teatro di prosa a partire dal 1921.

Nel dopoguerra approda alla Compagnia del Teatro Sperimentale diretta da Virgilio Talli, successivamente ricopre il ruolo di primattrice con Antonio Gandusio, continuando a recitare con Ruggero Ruggeri e Aristide Baghetti fino alla fine degli anni Venti, quando abbandona progressivamente le scene teatrali.

Tra il 1914 e il 1920 partecipa anche ad alcuni film muti, come ad esempio Colei che tutto soffre del 1914, mentre per il cinema sonoro interpreta, fra gli altri, La straniera nel 1930. Gira ancora una decina di film fino al 1951, quando decide di ritirarsi definitivamente a vita privata. Ormai lontana dalle scene, nell'ottobre 1964 entra nella Casa Lyda Borelli per artisti e operatori dello spettacolo di Bologna e nel 1966 pubblica "Il romanzo della mia vita" (Milano, Gastaldi 1966), romanzo autobiografico nel quale l'attrice narra la propria vicenda personale, artistica e sentimentale, dalla storica partecipazione nel 1929 alla corsa automobilistica Mille Miglia in coppia con Eugenio Stiniasacchi, al volante di una Lancia Lambda berlina, classificandosi al 29º posto assoluto, alla sua carriera di artista, ai suoi amori celebri, tra i quali si ricordano le relazioni avute con Umberto II di Savoia e con Galeazzo Ciano. Si spegne a Bologna nel 1992.


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