Rossi Alessandro

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Alessandro Rossi (Schio, 21 novembre 1819 – Santorso, 28 febbraio 1898) è stato un imprenditore e politico italiano. Fu deputato e poi senatore del Regno d'Italia; riuscì a risollevare l'economia scledense portando grandi riforme e innovazioni soprattutto nell'industria laniera facendo della Lanerossi (industria fondata dal padre) una delle maggiori industrie italiane. Tra le opere da lui realizzate a Schio il Nuovo quartiere operaio, l'Asilo Rossi, il Monumento al Tessitore.

Dal 1859 al 1866 il Veneto rimase parte dei domini Austriaci e in questo periodo l'azienda risente fortemente dei vincoli doganali esistenti che rendono difficoltose le esportazioni verso il mercato italiano. Nonostante le difficoltà, Alessandro promuove numerosi investimenti per aumentare la capacità produttiva dell'azienda, introducendo innovazioni tecniche, potenziando gli impianti esistenti e costruendone di nuovi (come, ad esempio, la Fabbrica Alta). Nel 1865 Alessandro Rossi acquistò l'antica Villa Bonifacio-Velo di Santorso, allora proprietà della famiglia Prosdocimi ed in stato di totale abbandono, la Chiesetta di Santo Spirito e una notevole estensione di terreno. Lo scopo era quello di costruire un luogo di riposo e di pace per la sua famiglia e nel contempo un Podere Modello in cui venissero attuate produzioni agricole a fini didattici. Attorno alla villa di Alessandro Rossi si estendeva uno splendido parco in stile romantico realizzato dall'architetto di fiducia Antonio Caregaro Negrin. Una parte del podere modello originario oggi fa parte dell'Oasi Rossi, uno spazio verde aperto al pubblico gestito dalla Cooperativa Nuovi Orizzonti Onlus che si occupa della manutenzione del Parco di proprietà dei comuni di Schio e Santorso. Nel 1866, le province venete furono annesse al Regno d'Italia e Alessandro Rossi viene eletto deputato e quattro anni dopo senatore, facendosi portavoce degli interessi industriali. Il Lanificio Rossi diventa in questo periodo un punto di riferimento per tutta l'economia italiana. Nonostante l'impegno politico, Rossi non trascura lo sviluppo dell'azienda, che fra la fine degli anni sessanta e l'inizio degli anni settanta espande le sue attività alla filatura e alla tessitura della lana pettinata, prodotto fino a quel momento quasi interamente importato dall'estero. Alessandro Rossi era stato un forte sostenitore dei principi liberisti nel periodo della dominazione austriaca, ma durante la sua partecipazione alla Commissione d'inchiesta parlamentare sul corso forzoso nel 1869 avviene la sua conversione al protezionismo. Si convince infatti in quell'occasione che è necessario cambiare la politica economica italiana e diventa negli anni successivi un grande sostenitore delle barriere doganali sull'esempio americano, sostenendo che la concorrenza internazionale è il principale ostacolo per lo sviluppo industriale italiano. Si rende necessario, per realizzare questo tipo di politica economica, coalizzare gli interessi industriali con quelli popolari, attraverso una coesione tra mondo cattolico rurale ad un blocco conservatore che spinga per uno sviluppo del capitalismo industriale a livello nazionale.


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