Carrascosa Michele

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Michele Carrascosa (Palermo, 11 aprile 1774 – Napoli, 10 maggio 1853) è stato un generale, politico e nobile italiano.

Fu uno dei generali più valorosi del Regno di Napoli e un protagonista della campagna d'Italia del 1813-1814, della guerra austro-napoletana (1815) e dei moti del 1820-1821. Fedele a Gioacchino Murat e fervente sostenitore dell'unità d'Italia, giocò un ruolo chiave nell'occupazione napoletana dell'Italia centrale e settentrionale nel 1813-1814 e nel 1815. Il 20 maggio 1815 firmò insieme al generale Pietro Colletta, presso Capua, il Trattato di Casalanza. Durante i moti napoletani del 1820-1821 Carrascosa assunse un atteggiamento ambiguo: diventò Ministro di guerra e marina della Giunta provvisoria liberale e non ostacolò in modo particolare i carbonari, ma allo stesso tempo cercò di ingraziarsi il re Ferdinando di Borbone e mantenere intatte le istituzioni reazionarie e l'ordine sociale esistenti. Nel 1821 riprese le armi contro l'invasione austriaca e dopo la sconfitta dei liberali si autoesiliò. Per la sua ambiguità durante la rivoluzione napoletana, nel 1823 fu condannato a morte in contumacia e dovette anche subire le accuse degli altri esuli italiani, in particolare Guglielmo Pepe. Nel 1823 pubblicò le sue memorie. Visse in esilio fino al 1848, quando rientrò a Napoli e fu nominato Paria del Regno. Morì nel 1853.


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