Taccone-Gallucci Domenico

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Domenico Taccone-Gallucci - Mileto (Vibo Valentia) 26 aprile 1852 – Roma, 9 ottobre 1917. Grande fu l’attività del giovaneprelato, che seppe unire una vasta cultura a una vita esemplare. Canonico Penitenziere della Cattedrale di Mileto, esaminatore prosinodale e dottore in Sacra Teologia, tra il 1882 e il 1888 fu incaricato della risistemazione dell’archivio curiale, togliendolo da una «incredibile confusione e da un informe acervo, ponendolo in ordine, secondo i singoli luoghi della Diocesi, nel nuovo Episcopio». Curò nel frattempo una Monografia della città e diocesi di Mileto, e un’altra sulla Certosa d Serra San Bruno, nonché un volume di prose e poesie In morte di Adolfo dei Marchesi Aiossa. 

Nel dicembre del 1887, intanto, moriva a Tropea monsignor Luigi Vaccari, vescovo ausiliare di monsignor Filippo De Simone, ormai vecchio e ammalato, il quale chiedeva subito un nuovo collaboratore. Di lì a poco, il primo giugno 1888, proprio Domenico Taccone-Gallucci fu nominato vescovo ausiliare di Nicotera e Tropea, consacrato nella chiesa di S. Alfonso a Roma dal cardinale Raffaele Monaco La Valletta, dall’arcivescovo Elia Bianchi e dal vescovo Raffaele Sirolli.Aveva appena 36 anni. L’anno dopo fu nominato vescovo titolare di Amathus in Palestina e il 14 dicembre 1889 vescovo di Nicotera e Tropea per successione.

Ricercatore instancabile di memorie storiche calabresi, nella sua nuova sede diocesana, oltre alle attività pastorali, si dedicò a studi storici, nonché letterari e teologici, pubblicando diversi volumi di storia della Chiesa in Calabria, tra cui, nel 1904, una Monografia delle diocesi di Nicotera e Tropea.

Come pastore, produsse molto impegno, innanzi tutto, per l’innalzamento del livello spirituale e culturale del clero e della formazione dei fedeli. E in occasione dell’Anno Santo del 1900 oltre ad abbellire molte chiese della diocesi, curò l’ampliamento della Cattedrale di Tropea e fece restaurare la cattedrale di Santa Maria Assunta a Nicotera, ricostruita a carico dello Stato dopo il terremoto del 1783, su progetto dell’Ing. Sintes, allievo del Vanvitelli.

Fu proprio monsignor Taccone-Gallucci il primo luglio 1893 a far traslare da Vizzini (nella diocesi di Caltagirone) a Tropea le reliquie della giovane martire tropeana Santa Domenica.

Nel 1897 presentò gli atti del processo ordinario dei miracoli del Servo di Dio, padre Vito De Netta, redentorista, definito «Apostolo delle Calabrie». Valorizzò il culto dei santi calabresi. Si adoperò attivamente dando aiuto materiale ai senzatetto del terremoto del 1905.

Autore prolifico, logorato soprattutto da una intensa attività pastorale e afflitto da una triste storia familiare, il 21 luglio 1908 mons. Taccone-Gallucci presentava alla Santa Sede le sue dimissioni. Fu nominato allora arcivescovo titolare di Costanza, in Romania. Il 20 agosto successivo si trasferiva a Roma, dove fu anche consulente presso diverse congregazioni. A riconoscimento della sua attività culturale, nel giugno 1914 lo nominò socio onorario. Vescovo emerito di Nicotera e Tropea morì a 65 anni. 


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