Lacava Pietro

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Pietro Lacava (Corleto Perticara, 26 ottobre 1835 – Roma, 26 dicembre 1912) è stato un politico italiano.

Figlio di Domenico Giuseppe e Brigida Francolino, fu studente a Napoli e Latronico, dove frequentò i corsi di giurisprudenza dell'Arcieri. In questo ambito accademico conobbe ed ebbe rapporti con Giacinto Albini, con cui era legato da vincoli di parentela, e, nonostante la dichiarata fede borbonica della sua famiglia, divenne uno dei più attivi esponenti del movimento liberale. Sposò Giulia Fittipaldi, di Anzi. Nel 1857 fu, con Giuseppe Albini e Giuseppe Lazzaro, fra i fondatori del Comitato dell'ordine, che aveva come programma l'unità italiana sotto la monarchia sabauda. In veste di segretario del Comitato organizzò l'importante dimostrazione degli studenti universitari del 6 aprile 1860 che si tenne a Napoli in Largo di S. Francesco da Paola (oggi Piazza Plebiscito). A tale manifestazione parteciparono molti giovani lucani fra cui il fratello di Pietro Michele Lacava, Aurelio Casale di Spinoso, Graziano Marinelli e Gerardo Marinelli di Abriola, Michele Del Monte di Moliterno. Il 21 giugno 1860 fece parte del Comitato Centrale Lucano di Corleto Perticara e il 19 agosto, in seguito alla insurrezione della Basilicata, fu nominato segretario del Governo Protodittatoriale Lucano. Divenuto vice-governatore a Lagonegro, represse le manifestazioni legittimiste dell'ottobre del 1860. Nell'aprile del 1861, in seguito alla repressione dei moti legittimisti scoppiati nel Melfese, sostituì Decio Lordi dalla carica di Intendente. Fu studioso economista, per molti anni fu presidente del Consigli Provinciale della Basilicata. Partecipò alla discussione parlamentare della legge speciale sulla Basilicata. Successivamente, divenne viceprefetto di Rossano. Dopo essere stato viceprefetto anche a Pavia, nel 1867 divenne questore di Napoli, carica dalla quale fu destituito per l'accusa di aver appoggiato il movimento garibaldino.


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