Gasparri Pietro

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Pietro Gasparri (Capovallazza di Ussita, 5 maggio 1852 – Roma, 18 novembre 1934) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano nonché diplomatico e cardinal segretario di Stato della Santa Sede. 

Nel concistoro del 16 dicembre 1907 fu creato cardinale da papa Pio X con il titolo di San Bernardo alle Terme; nel 1915 optò per il titolo di San Lorenzo in Lucina. Gasparri fu camerlengo di Santa Romana Chiesa dal maggio 1914 al gennaio 1915 e poi dal dicembre 1916 fino alla morte.

A seguito del decesso del cardinal Domenico Ferrata nell'autunno 1914 fu nominato cardinal segretario di Stato da papa Benedetto XV. Dal 1914 al 1918 fu prefetto del Palazzo Apostolico.

Nel 1917, alla promulgazione del codice di diritto canonico, che restò in vigore fino al 1983 e al quale aveva contribuito, fu nominato da papa Benedetto XV presidente della Commissione per l'interpretazione autentica del Codex Iuris Canonici. Nel 1929 gli fu affidata la presidenza della Commissione per la codificazione del diritto canonico delle Chiese orientali.

Dopo il conclave del 1922 il nuovo papa Pio XI lo riconfermò in tutte le cariche, alle quali aggiunse, nel 1925, quella di prefetto della Congregazione per gli affari ecclesiastici straordinari.  L'11 febbraio 1929 sottoscrisse con Benito Mussolini i Patti Lateranensi, i quali misero fine al lungo contenzioso tra Santa Sede e stato italiano scaturito nel 1870 con la Presa di Porta Pia e la fine del potere temporale dei Papi. Sostenne convintamente che la Provvidenza aveva collocato Mussolini nel posto in cui si trovava. Un anno dopo lasciò la Segreteria di Stato. Nel 1930 pubblicò a suo nome il Cathechismus Catholicus. Nel 1933 fu nominato Accademico d'Italia per le scienze giuridiche.


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