Garibaldi Clelia

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Clelia Garibaldi (Caprera, 16 febbraio 1867 – Caprera, 2 febbraio 1959) è stata una scrittrice italiana. Primogenita di Giuseppe Garibaldi e Francesca Armosino, ha dedicato tutta la vita alla memoria del padre, curando la casa museo di Caprera, accogliendo ospiti e visitatori e scrivendo le sue memorie.

Nacque a Caprera, nel comune di La Maddalena, ricevendo il nome di Clelia in omaggio a quello della protagonista del primo romanzo di Garibaldi, che il Generale aveva da poco cominciato a scrivere.

Fin dalla giovinezza si occupò di custodire le memorie paterne, ricevendo nella casa di Caprera quanti volevano rendere omaggio alla tomba di suo padre. Accolse molte personalità politiche, ma anche gruppi di giovani e gente comune. A tutti dedicava la sua attenzione e raccontava episodi della vita con suo padre. Nel 1884 sposò a Torino Vittorio Graziadei, ma il matrimonio finì con una separazione nel 1889 e in famiglia si tenne il più stretto riserbo su questa infelice vicenda matrimoniale; dopo la fine del matrimonio Clelia lasciò Torino per trasferirsi definitivamente a Caprera. Il padre godeva di un vitalizio di 100.000 lire, assegnato nel 1876 dal governo Depretis, che nel 1882 -anno della sua morte- passò ai figli e alla vedova. La figlia Clelia iniziò a percepire una pensione di 10.000 lire annue, che nel 1882 era una cifra cospicua; l'inflazione del nuovo regno però faceva rapidamente perdere potere d'acquisto alla lira. Nel 1925 la pensione fu portata a 13.000 lire, che con gli anni divennero una cifra irrisoria, per cui nel 1946 fu infine portata a 120.000 lire annue (all'incirca 3.000 euro attuali). Clelia Garibaldi, quindi, ebbe una vita semplice, aiutata da alcuni collaboratori. Si impegnò in opere di aiuto e beneficenza soprattutto per i bambini. Raccolse denaro vendendo cartoline autografe di Caprera o piccoli cimeli che ricordavano suo padre e inviò così donazioni a strutture per l'infanzia. Trascorse interamente la sua vita tra la casa di Caprera, che Garibaldi aveva scelto per trascorrervi gli ultimi anni della sua vita, e quella di Livorno, acquistata da sua madre Francesca nel 1888, quando il figlio Manlio frequentava l'Accademia Navale di Livorno. La tomba di Clelia Garibaldi, a Caprera Donna Clelia, così era chiamata da tutti per riservarle un particolare rispetto e riconoscimento, fu sempre fedele alle convinzioni di suo padre, ma si mantenne sempre estranea a qualunque tentativo di sfruttare a fini politici il nome che portava. Tuttavia, nel 1948 fu candidata al Senato nelle liste del Partito Repubblicano Italiano. Morì all'età di 91 anni e oggi riposa nel cimitero di Caprera accanto alle tombe del padre, della madre Francesca Armosino e dei fratelli Manlio e Rosa.


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