Paolucci Raffaele

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Raffaele Paolucci, conte di Valmaggiore (Roma, 1º giugno 1892 – Roma, 4 settembre 1958), è stato un militare, politico, chirurgo e docente universitario italiano autore di oltre un centinaio di pubblicazioni a carattere scientifico, prodigatosi in oltre trentamila interventi chirurgici durante tutta la propria carriera. 

Paolucci nacque a Roma in via Goito 56 da Nicola, nativo di Orsogna, ufficiale della Regia Marina poi colonnello del Corpo di commissariato, e da Rachele de Crecchio, nata a Castrovillari in quanto il padre Antonino, futuro presidente di sezione di Corte di cassazione, sebbene lancianese di nascita, era ivi destinato come pretore. Nel 1910 si iscrisse alla Facoltà di medicina dell'Università di Napoli interrompendo la frequenza delle lezioni per svolgere il servizio militare come volontario di un anno nella 10ª Compagnia di sanità militare del Regio Esercito dal novembre 1913, prendendo servizio presso l'ospedale militare della Santissima Trinità; elevato caporale dopo tre mesi e sergente dopo altri tre si congedò il 30 novembre 1914. Richiamato in servizio il 4 gennaio 1915, all'inizio della Prima guerra mondiale, ancora nell'Esercito, fu destinato a Langoris, non lontano da Cormons, sul Carso, presso un lazzeretto per colerosi ricavato in una grande villa di proprietà di un barone austriaco ufficiale di cavalleria, meritandosi la medaglia di bronzo per i benemeriti della salute pubblica. Nominato ufficiale aspirante medico nel settembre 1915 e tornato a Napoli dopo la morte del padre, fu trattenuto in servizio e destinato all'ospedale Vittorio Emanuele II a piazza Dante, laureandosi in medicina a pieni voti e con lode il 4 aprile 1916 fu quindi promosso sottotenente e poi tenente medico di complemento indi re-inviato nuovamente al fronte il 16 aprile e destinato all'8º Reggimento bersaglieri nella Val Marzon e di qui a "Cima Undici" (Zsigmondy) presso la 11ª Compagnia del 38º Battaglione. Trasferito sotto sua richiesta nella Regia Marina il 19 luglio 1916, fu inizialmente destinato all'ospedale militare marittimo di Piedigrotta, dove rimase qualche mese per poi essere trasferito come medico della batteria del Forte San Felice di Chioggia ma, dopo l'esperienza di guerra vissuta sulla prima linea, sentendosi in quel momento un "imboscato", dietro sua insistenza, venne infine imbarcato il 19 agosto 1917 sull'Emanuele Filiberto, di base a Malamocco, dove prese servizio in qualità di secondo medico di bordo.


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