Brofferio Angelo

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Angelo Brofferio (Castelnuovo Calcea, 6 dicembre 1802 – Minusio, 25 maggio 1866) è stato un poeta, politico e drammaturgo italiano. Bofferio, discendente da una famiglia di dottori benestanti, ricevette un'educazione illuminista e anticlericale. Frequentò il liceo ad Asti e nel 1814 si trasferì a Torino con la famiglia, dove si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza. Nel 1821 Brofferio fu costretto a rifugiarsi nel paese natio per sfuggire alla dura repressione messa in atto dopo le sommosse antimonarchiche sfociate a Torino e alle quali aveva preso parte. Allontanato anche dall'università, iniziò a scrivere drammi sulla libertà, ma le sue rappresentazioni furono censurate. Nel 1822, riammesso all'ateneo, si laureò in giurisprudenza. Ispirandosi all'Alfieri, continuò a scrivere commedie che furono portate in scena anche all'estero con successo. Conobbe così numerosi patrioti e rivoluzionari che rafforzarono il suo odio verso i governi reazionari. Nel 1831 entrò a far parte della massoneria Franchi Muratori, ma fu ben presto arrestato e, dopo aver reso una confessione sull'organizzazione della società segreta e rilasciato, sembra se ne sia allontanato.

Si sposò con Felicie Perret, dalla quale ebbe tre figli, e poi con Giuseppina Zauner, dalla quale ebbe altri tre figli. Nel 1835 iniziò la collaborazione con il giornale Il Messaggiere Torinese, divenendone il direttore. Si occupava di letteratura, teatro e critica di costume. Nel 1840 curò un periodico ad uscita settimanale di tono progressista e a finalità divulgativo-enciclopediche che, non a caso, intitolò "Il dagherrotipo: galleria popolare enciclopedica". A maggio 1848 fu eletto parlamentare subalpino e appoggiò la Costituente italiana nell'anno successivo, e il riconoscimento della Repubblica Romana, che fu costituita il 9 febbraio 1849, che vedeva la decadenza del governo temporale del papa.


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