Decreto con autografi di Vittorio Emanuele III di Savoia re d’Italia dal 1900 al 1946. Guidò il Paese durante due guerre mondiali e il periodo fascista. Abdicò dopo il referendum del 1946 che sancì la nascita della Repubblica e Benito Mussolini fu il fondatore del fascismo e dittatore d’Italia dal 1922 al 1943. Ex socialista rivoluzionario, instaurò un regime autoritario, alleandosi con Hitler. Caduto nel 1943, fu fucilato dai partigiani.
Decreto Reale redatto a Roma il 19 marzo 1934, redatto su carta intestata con intestazione "Vittorio Emanuele III Re d’Italia", in cui si comunica la promozione del sottotenente nel ruolo servizi contabili Rana Leonardo al grado di tenente con anzianità dal 25 marzo 1931. Il documento, completo di timbri ufficiali e nota di registrazione alla Corte dei Conti, è firmato in calce da Vittorio Emanuele III di Savoia e da Benito Mussolini, all’epoca Presidente del Consiglio dei Ministri e Capo del Governo.
Documento storico ufficiale e solenne, testimone del funzionamento dello Stato sotto il regime fascista.
Si allega al decreto una cartolina propagandistica, realizzata durante il Ventennio fascista, riconoscibile dallo stile grafico e tipografico. La grafica mostra una stilizzazione geometrica di una M nera inserita in una sagoma muraria – probabilmente un richiamo simbolico al Muro del Fascio o alla Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale (MVSN), anche detta “Camicie Nere”.
In basso a destra compare la scritta in corsivo:
«la nostra fede è» mentre negli altri angoli, ruotati rispetto alla lettura principale, si leggono frammenti della frase ripetuta: «la nostra fede è Mussolini», scritta in modo da richiedere la rotazione del foglio per essere letta integralmente, creando un effetto dinamico visivo.
