Lettera interamente redatta da Giacomo Lauri Volpi, alla nascita Giacomo Volpi, è stato un tenore italiano, fra i più celebri della prima metà del novecento. Lettera a cui si allega cartolina con foto dello stesso Volpi durante la stagione lirica estate 1928 dell'Arena di Verona.
Lettera redatta a Roma il 27 Ottobre 1919.
Lettera manoscritta e autografa in cui Giacomo Lauri Volpi si scusa per il ritardo nella risposta e comunica che per motivi inerenti ai suoi impieghi con "La voce del padrone" (nota casa discografica) e subordinati al ritorno dell'orchestra scaligera con la quale doveva incidere l'Otello, e per il rinvio dell'incisione dovuto al ritardato arrivo della stessa orchestra dalla Germania, dovette differire a Marzo, tra le recite della Scala e del San Carlo, il concerto pro-campane per il quale elargì l'anno precedente L.10.000, senonché il recente comunicato dell'Avvenire d'Italia annunciò, rifiutando la dilazione, che il concerto non avrebbe avuto più luogo e che alle campane si provvederà con oblazioni private già assicurate e che quindi la sua collaborazione non è più necessaria. Si lamenta quindi della durezza del comunicato che non tiene conto del fatto che lui abbia dato le L.10.000 per uno scopo ideale, mentre la sottoscrizione di Bologna non arrivò che a L.4.000. Continua dolendosi del fatto che ancora una volta un giornale cattolico lo abbia trattato in questo modo e finisce dicendo che lui ha l'orgoglio della purezza dei suoi pensieri e la forza della generosità.
Codice autografo: TTMG0219
Data autografo: 27/10/1919
Pagine: 2
Pagine manoscritte: 2
Condizioni: Ottime
Dimensioni: 16.5x22 cm
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