Lattuada Felice

Immagine autore

Felice Lattuada (Morimondo, 5 febbraio 1882 – Milano, 2 novembre 1962) è stato un compositore e direttore d'orchestra italiano.

Diplomato al conservatorio di Milano, per un certo periodo esercitò la professione di insegnante nelle scuole elementari. Lasciò la cattedra per dedicarsi totalmente alla composizione di musica sinfonica, di opere e di operette, dirigendo inoltre l'orchestra del Teatro Dal Verme e del Teatro alla Scala. Per il cinema lavorò come compositore di colonne sonore tra il 1931 e il 1953, inizialmente per tre film diretti da Mario Camerini (Figaro e la sua gran giornata, 1931), Guido Brignone (Palio 1932) e Ferdinando Maria Poggioli (Sissignora, (1941). In seguito musicò diversi film diretti dal figlio Alberto: Giacomo l'idealista (1941) Il bandito (1946), Il delitto di Giovanni Episcopo (1947), Luci del varietà (1950), Il cappotto (1952) e La Lupa (1953). Felice Lattuada è ricordato soprattutto per la sua produzione operistica: nel 1922 fu rappresentata a Milano "La tempesta", opera su libretto di Arturo Rossato da Shakespeare, nel 1928 il suo "Don Giovanni", anche questo su libretto di Rossato, vinse il primo premio di un concorso bandito dal Ministero dell'Istruzione e fu rappresentato al Teatro San Carlo di Napoli nel 1929. "La tempesta" fu rappresentata al Teatro alla Scala anche il 21 ottobre 1942 con Antenore Reali, Augusta Oltrabella, direttore Angelo Questa, ed una giovanissima Sabina Actis-Orelia nella parte di Ariel. Nel 1929 venne rappresentata al Teatro alla Scala di Milano la sua opera più celebre, "Le preziose ridicole", sempre su libretto di Rossato, tratto questa volta dall'omonima commedia di Molière; la prima esecuzione scaligera ebbe un cast illustre, comprendente cantanti quali Ebe Stignani, Mafalda Favero, Jan Kiepura, Aristide Baracchi e Salvatore Baccaloni, sotto la guida del direttore Gabriele Santini. "Le preziose ridicole" ebbero numerose riprese in teatri internazionali, a partire dal Teatro Metropolitan di New York, dove venne presentata nel 1930 con Lucrezia Bori, al Teatro Colon di Buenos Aires, ai teatri di Praga, Berlino, Bruxelles, fino all'Opera di Roma ed al San Carlo di Napoli. L'opera è stata infine rappresentata nel 1991 al "Teatro Rossini" di Lugo di Romagna con la regia del figlio Alberto. Tra la sua produzione cameristica, si ricorda la Sonata per violino e pianoforte in mi minore (1919) dedicata ad Alberto Poltronieri.


Categorie del personaggio