Ferdinando di Savoia - Genova

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Ferdinando di Savoia-Genova (Firenze, 15 novembre 1822 – Torino, 10 febbraio 1855) è stato un militare italiano, capostipite del ramo cadetto dei Savoia-Genova. I

Ferdinando di Savoia nacque a Firenze il 15 novembre 1822, figlio di Carlo Alberto di Savoia e di Maria Teresa d'Asburgo-Toscana. Era fratello minore di Vittorio Emanuele di Savoia, futuro re d'Italia. Con l'ascesa di suo padre, nel 1831, venne nominato duca di Genova.

Dopo che, il 23 marzo 1848, il Regno di Sardegna ebbe dichiarato guerra all'Impero austriaco, Carlo Alberto diede il comando dell'artiglieria a Ferdinando e, assistito dal generale Domenico Chiodo, lo incaricò di dirigere l'assedio di Peschiera. Il 18 maggio aprì il fuoco sulle truppe austriache presenti a Peschiera del Garda. Dopo tre giorni di bombardamenti, l'esercito sabaudo mise immediatamente in seria difficoltà le forze nemiche. Il 26 maggio Ferdinando propose la resa incondizionata al Generale von Rath, ma dopo ventiquattro ore di tempo concessegli Rath rifiutò tale resa e continuò la sua resistenza grazie all'assicurato appoggio del generale Josef Radetzky proveniente da Rivoli Veronese. Il 29 maggio scoppiò la battaglia di Curtatone e Montanara; da Rivoli giunse una colonna di militari austriaci, ma fu loro impedito di giungere a destinazione, poiché quest'area era ben protetta da volontari italiani. Gli austriaci furono quindi costretti ad indietreggiare. Giunta a Carlo Alberto la notizia della resa austriaca, il re raggiunse immediatamente Peschiera del Garda, dove rese omaggio al figlio Ferdinando, che meritò la medaglia d'oro al valore militare.
Il 10 luglio 1848 il parlamento siciliano, nel corso della Rivoluzione siciliana del 1848, nominò Ferdinando re di Sicilia con il nome di Amedeo Alberto I, ma egli rinunciò al trono del regno di Sicilia, per non abbandonare l'esercito piemontese impegnato nella prima guerra d'indipendenza nella situazione ancora fragile, e in quei giorni sconfitto a Custoza.


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