Rèmy Caroline (Séverine)

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Caroline Rémy de Guebhard (Parigi, 27 aprile 1855 – Pierrefonds, 24 aprile 1929) è stata una scrittrice e giornalista francese, di idee libertarie e femministe, conosciuta anche con lo pseudonimo di Séverine. 

Nel 1897, sotto lo pseudonimo di Arthur Vingtras, pubblica alcune cronache libertarie su La Fronde, il quotidiano femminile della sua amica Marguerite Durand, una giornalista femminista, che la porta anche a impegnarsi a favore di Georges Boulanger. Séverine continua a scrivere per altri giornali, nei quali esalta l'emancipazione femminile e denuncia ogni sorta di ingiustizia sociale: dal cosiddetto Affaire Dreyfus alla difesa degli imputati della Banda Bonnot e di tutti i libertari che nel tempo furono accusati di ogni sorta di reato: Clément Duval, Germaine Berton, Auguste Vaillant, Francisco Ascaso, Buenaventura Durruti e Gregorio Jover. Séverine s'impegna nella lotta per il diritto di voto delle donne. Nel 1910 polemizza con forza contro la prescrizione della legge elettorale che proibisce alle donne di entrare in Parlamento. Nel luglio 1914, mentre René Viviani diviene Presidente del Consiglio, Séverine organizza una manifestazione che riunisce 2400 persone in favore del voto delle donne. Un corteo, il primo del genere, sfila dalle Tuileries alla statua di Condorcet. La guerra ferma momentaneamente il movimento. La volontà di Séverine era quella di unificare le associazioni suffragiste in un'intesa federale per il suffragio delle donne che avrebbe nascosto i disaccordi all'interno delle associazioni.

Pacifista convinta, nel 1914 condanna senza appello l'Union sacrée. Nel 1918 aderisce alla Sezione Francese dell'Internazionale Operaia. Collaboratrice de L'Humanité, nel 1921, entusiasta della Rivoluzione russa, aderisce al Partito Comunista Francese (PCF). Ben presto però sorgono dei problemi tra il PCF e la Lega francese dei Diritti dell'Uomo e del cittadino, che Caroline stessa aveva contribuito a fondare, e lei sceglie di abbandonare il partito. Morto nel 1920 de Labruyère, Séverine riprende la convivenza con il suo secondo marito, Adrien Guebhard, che andrà avanti sino alla morte di questi (1924). Anziana militante aderisce all'iniziativa di Henri Barbusse per L'international de la Pensè, divenendo parte del Groupe Clarté fino ai primi anni della rivista (1921), su cui scrive alcuni articoli sino alla firma del noto Appel aux travailleurs intellectuels, oui ou non, condamnez-vous la guerre, scritto da Barbusse contro la guerra coloniale nel Rif del 1925.

Nel luglio 1927 partecipa alle manifestazioni in favore di Sacco e Vanzetti e denuncia la montatura giudiziaria ordita ai loro danni. Pochi mesi prima, il 15 aprile, aveva firmato una petizione insieme ad Alain Émile-Auguste Chartier, Lucien Descaves, Louis Guilloux, Henri Poulaille, Jules Romains e altri, contro una legge che limitava la libertà di espressione in periodo di guerra. Caroline Remy muore il 24 aprile 1929 nella sua casa di Pierrefonds (Piccardia, Francia), che la sua grande amica Marguerite Durand ricomprerà allora per farne una residenza estiva per donne giornaliste.


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