Spataro Giuseppe

Immagine autore

Giuseppe Spataro (Vasto, 12 giugno 1897 – Roma, 30 gennaio 1979) è stato un politico e dirigente d'azienda italiano. In qualità di delegato della DC presso la giunta militare del CLN, sin dalla fine del 1943 Spataro, preoccupato dalle azioni dei partigiani comunisti dei Gruppi di Azione Patriottica (GAP), «manifesta[va] in ogni occasione la necessità di osservare cautela per non provocare le rappresaglie».

In seguito contestò l'attentato di via Rasella effettuato dai GAP il 23 marzo 1944, al quale il giorno successivo i tedeschi risposero commettendo per rappresaglia l'eccidio delle Fosse Ardeatine. Nella riunione della giunta militare del CLN, tenutasi il 26 marzo, Spataro non solo si oppose all'emanazione di un comunicato di rivendicazione proposta da Giorgio Amendola, rappresentante del PCI e ideatore dell'azione partigiana, ma gli contrappose una mozione con cui al contrario chiedeva un comunicato di dissociazione. Poiché la giunta deliberava solo all'unanimità, non fu approvata nessuna delle due mozioni e i comunisti rivendicarono l'attentato autonomamente su l'Unità del 30 marzo. Spataro omise ogni riferimento alla vicenda nel suo libro sull'attività della DC nella Resistenza e, interrogato sulla questione, preferì non rispondere.

Secondo le memorie del gappista Rosario Bentivegna, protagonista dell'azione del 23 marzo, l'atteggiamento tenuto da Spataro determinò l'annullamento di un analogo attacco partigiano programmato per il 28 marzo.

Dopo la guerra rivestì importanti incarichi di governo: fu sottosegretario alla presidenza del consiglio, Ministro delle poste, Ministro della marina mercantile, Ministro dei lavori pubblici, Ministro dell'interno e Ministro dei trasporti. Dal 1946 al 1951 fu inoltre presidente della Radio Audizioni Italiane. Nel 1960 fu ministro degli Interni del Governo Tambroni ed in tale veste autorizzò il congresso del Movimento Sociale Italiano a Genova, da cui derivò una forte protesta popolare. Da non dimenticare la sua opera culturale, essendo stato per molti anni presidente dell'Istituto Luigi Sturzo.


Categorie del personaggio

Gli autografi di questo personaggio