Ricciardi Giuseppe Napoleone

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Conte Giuseppe Napoleone Ricciardi (Napoli, 18 luglio 1808 – Napoli, 1º giugno 1882) è stato un letterato, patriota, politico ed editore italiano, uno dei maggiori esponenti del radicalismo politico in età risorgimentale. 

Figlio secondogenito del giurista Francesco Ricciardi (1758-1842), ministro della giustizia delle Due Sicilie sotto Murat e nel periodo costituzionale del 1820, e della marchesa Luisa Granito (1769-1832), a sua volta stimata poetessa, Giuseppe Ricciardi crebbe in un ambiente familiare cosmopolita, di intense relazioni sociali e stimolante dal punto di vista intellettuale. Nel 1832 cominciò a pubblicare a Napoli la rivista Il Progresso delle scienze, delle lettere e delle arti, sul modello dell'Antologia del Vieusseux. La rivista affrontava spesso argomenti di economia e politica, aveva numerosi collaboratori (fra gli altri, Saverio Baldacchini, Paolo Emilio Imbriani, Luigi Blanch, Lodovico Bianchini, Matteo De Augustinis, Gregorio De Filippis Delfico) e ottenne pertanto presto grande rinomanza in Italia. "Ribelle mondano e salottiero", secondo il giudizio di Dionisotti, iniziato alla mazziniana "Giovine Italia", Giuseppe Ricciardi fu arrestato nel settembre 1834; rimesso in libertà dopo un periodo di detenzione, il 15 ottobre 1836 dovette recarsi in esilio. 


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